Apple e Google martedì al Senato di Washington per rispondere

06/05/2011 15:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Nei dispositivi iOS il problema è stato in parte risolto da Apple prima di andare a dare spiegazioni ai senatori preoccupati per la privacy dei cittadini. Aggiornato.
Il blog tecnologico del Wall Street Journal, quello che era stato gratificato da una “chiarificatrice” telefonata di Steve Jobs sul tracciamento geografico dei dispositivi iOS, ha saputo che Apple e Google testimonieranno a Washington il prossimo martedì 10 maggio alle ore 16 (italiane), presiederà il presidente senatore Al Franken.

Le società che hanno infilato nelle periferiche mobile le soluzioni per conoscere i movimenti degli utenti, seppure in forma anonima, dovranno fornire spiegazioni e rassicurazioni sulla privacy dei cittadini. Timori che ci sono anche in Europa.

Almeno per quel che riguarda Apple il problema (che poi era una vera e propria tecnologia brevettata) è stato rapidamente minimizzato, se non completamente eradicato. Ora il tracciamento c’è ancora ma limitato nel tempo e senza un backup sul computer usato per la sincronizzazione, inoltre adesso il volere dell’utente di non essere tracciato sarebbe finalmente rispettato a dovere.

Apple, per voce del CEO Steve Jobs, aveva comunque assicurato che sarebbero stati onorati gli impegni istituzionali.

Saranno ascoltati a Washington anche i rappresentanti dei principali carrier statunitensi, seppur l’argomento principale sia la fusione di colossi come AT&T e T-Mobile. Tuttavia Verizon Wireless ha intenzione di smarcarsi da ogni responsabilità sui sistemi di tracciamento avvertendo ripetutamente il cliente delle capacità del dispositivo.

Aggiornamento del 06/05/2011: l’inviato di Apple sarebbe Guy “Bud” Tribble, responsabile delle tecnologie software.

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