Esselunga oppure Apple, di chi è quest’auricolare bianco?
25/04/2011 07:03 CET
E’ partito un nuovo servizio musicale ma viene pubblicizzato in modo meno originale del solito, forse si sono lasciati ispirare dall’imbattibile concorrente “made in Cupertino”.
Provate a chiedere ad Apple se ci tiene alla proprietà intellettuale, ovvero alle proprie invenzioni.
Ogni giorno che passa se ne accorgono gli avvocati della mole di lavoro che li tiene occupati, cercando di difendere prodotti, marchi, design e quant’altro esce dalla fantasia delle donne e uomini che lavorano a Cupertino.
Ecco perché rappresentare, imitare oppure avvicinarsi allo stile dei prodotti iconici di Apple potrebbe significare scottarsi.
Eppure, lo scorso 30 marzo, ha debuttato il nuovo negozio virtuale di brani musicali Esselunga Music Store, idea di Dada (recentemente Dada.net è passata nelle mani di Buongiorno).
Come possiamo vedere accanto i vari supermercati del gruppo stanno promozionando l’iniziativa. Il simbolo scelto è quel limone che, tempo fa, era tra gli alimenti che prendevano le sembianze di personaggi famosi. In questo caso “musicale” John Lennon.
Ma che c’è attorno al limone? Sembra l’auricolare bianca diventata celebre con altri. Vedete differenze rispetto a quelle di Apple?
Il modello più affusolato è quello attualmente sul mercato. Apple aveva cambiato forma nel 2006, ma mai il colore. Tanto che i più sprovveduti, quando vedono auricolari bianche, credono di essere al cospetto di un iPod.
Non è solo lo stesso colore con varianti in grigio per le parti gommate, non è solo la forma molto uguale ma è pure il posizionamento dell’auricolare, che ha reso famosi i prodotti di Apple.
Le schede prepagate di Esselunga Music Store, anch’esse con la rappresentazione di John “limone” Lennon e l’auricolare bianca, sono in vendita alle casse dei supermercati proprio accanto alla più consolidata concorrenza dell’iTunes Store (ancora quelle con il disegno natalizio).
Ce ne sono di 3 tagli: 9,90 euro con 15 brani scaricabili ed 1 mese di streaming illimitato, 29,90 euro con 50 brani scaricabili e 2 mesi di streaming illimitato, 49,90 euro con 120 brani scaricabili e 3 mesi di streaming illimitato. Hanno aderito le 4 major internazionali (UMG – Universal Music Group, Sony Music, WMG – Warner Music Group ed EMI) più l’italiana Sugar ed altre etichette indipendenti per un catalogo di 6 milioni di titoli.
Ammesso e non concesso che a Cupertino sappiano di un design molto simile al loro (diciamo così), lasceranno che lo store di Buongiorno ed Esselunga continui a stare accanto alle loro iTunes Card?