La tendenza del prossimo CES per i chip è l’unione che fa la forza?

27/12/2010 07:04 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Tutti attendono di vedere all’opera il processore “Sandy Bridge” di Intel per cominciare a fare paragoni, AMD ed nVidia sono gli specialisti delle GPU.
L’appuntamento da segnare in agenda per gennaio, a parte il lancio di Mac App Store che rovinerà la festa di Las Vegas, è appunto il CES.

Dal 6 gennaio tutti i principali protagonisti del mondo hi-tech si affanneranno a mostrare le novità reali e le tante promesse, che hanno studiato negli ultimi mesi. Tra i processori c’è da attendersi una certa convergenza tra CPU e GPU, ovvero tra il “vero” chip che calcola ed il chip che si occupa delle funzioni video.

Almeno questa è la deduzione del Wall Street Journal. I benefici dovrebbero verificarsi in molti campi: un solo pezzo di silicio che ingloba CPU e GPU annulla le distanze che i segnali avrebbero dovuto percorrere per passare da un chip all’altro, taglia le costose componenti necessarie e riduce le dimensioni dei computer che devono ospitare le circuiterie. Il risultato è un minor costo di produzione/gestione (considerando anche l’inferiore consumo elettrico), una maggiore velocità di calcolo e le dimensioni sempre ulteriormente miniaturizzate.

Dati certi li avremo però dopo gli annunci che sarà lecito attendersi dai big come Intel, AMD ed nVidia. Un grande ruolo ce l’avrà il lancio del processore multi-core “Sandy Bridge” di Intel, azienda attesa anche sul WiDi – Wireless Display, che ha timidamente fatto capolino al CES del 2010. Per quel che riguarda Apple a Cupertino sono al lavoro per ampliare in modo ufficiale tutte le capacità di trasmettere il video in modalità senza fili, con AirPlay.

Nel settore delle CPU la forza del leader di mercato, anche dopo aver risolto i problemi con l’antitrust, è indiscussa, nel terzo trimestre dell’anno era questa la spartizione del mercato: 80,4% Intel e 19,2% AMD.

Nel settore delle GPU “discrete” c’è la supremazia di misura di AMD su nVidia, i più distratti devono ricordare che è ormai sparito il marchio ATI sotto la gestione di AMD, che aveva comperato gli specialisti canadesi della grafica nel 2006.

AMD ed nVidia sono oggi, probabilmente, in grado di offrire soluzioni grafiche migliori di quelle che ha contemplato Intel per “Sandy Bridge”, per esempio è interessante (per chi segue il mondo Windows) notare che la tecnologia DirectX 11 di Microsoft ancora non è supportata da Sandy Bridge, mentre lo è nelle GPU dei concorrenti.

La più svantaggiata sembra nVidia, che CPU non ne produce, mentre sia Intel che AMD hanno in casa quello che serve per unire le forze di CPU e GPU.



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