Da OLPC a CM1 per il laptop da 140 dollari

28/08/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Cambia non solo il nome ma anche la dotazione e le specifiche tecniche per il computer dei bambini del Terzo Mondo.

Cambia non solo il nome ma anche la dotazione e le specifiche tecniche per il computer dei bambini del Terzo Mondo.
 
Ad un quarto di secolo dal primo computer il professor Negroponte insiste nel portare avanti il progetto del computer portatile da 100 dollari, ovvero OLPC – One Laptop Per Child, poi diventato 2B1, ormai ri-battezzato CM1 – Children's Machine.

Era stata per prima Al Jazeera a scoprire la nuova denominazione CM1.

Le macchine test saranno disponibili in novembre, in febbraio i primi esemplari finali e in aprile l'avvio della produzione di massa presso lo stabilimento di Quanta a Changshu, nella provincia cinese di Jiangsu.

Della Nigeria abbiamo già raccontato in altra occasione, restano ancora interessate al prodotto il Brasile, l'Argentila e la Tailandia (si parla di 530 laptop in versione test per il paese asiatico).

Nicholas Negroponte ritiene che l'iniziativa possa definirsi di successo se entro il 2009 ogni nazione del Terzo Mondo avrà abbracciato il progetto CM1.

Intanto sono state ri-definite le componenti del computer portatile da 140 dollari (sappiamo già che la soglia dei 100 dollari è utopica, per ora): processore AMD Geode @ 400 MHz, 512 MB di memoria flash SLC NAND, 128 MB di RAM, batteria NiMH, videocamera integrata, tre porte USB 2, slot SD, schermo LCD da 7,5 pollici @ 1.200 x 900 punti di risoluzione, sistema VoIP integrato e case resistente (2 mm di spessore di plastica). Sistema operativo Fedora.



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