Stock option AAPL: corsa al miglior avvocato

10/08/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Apple e alcuni top manager si premuniscono. Meglio difendersi con i
principi del foro sull'affare stock option di AAPL. In legalese
"irregolarità" significa problemi "non accidentali".

Apple e alcuni top manager si premuniscono. Meglio difendersi con i principi del foro sull'affare stock option di AAPL. In legalese "irregolarità" significa problemi "non accidentali".
 
Le irregolarità nei bilanci di Apple sono ormai conclamate, tutto sta a capire quanto potranno coinvolgere l'azienda e i suoi top manager… per non parlare degli azionisti.

Qualche brivido deve essere corso lungo la schiena degli uomini di Cupertino.

Poco prima che scoppiasse il caso delle stock option anche Nancy Heinen, a conclusione di una stagione di licenziamenti da Apple, se ne era andata.

Si viene a sapere, grazie a Law.com, che la ex responsabile dell'ufficio legale di Apple sarebbe andata a caccia dei migliori avvocati della Baia per una eventuale difesa, trovando la disponibilità in Cristina Arguedas dello studio Arguedas, Cassman & Headley e in Miles Ehrlich dello studio Ramsey & Ehrlich, entrambi di Berkeley.

Studi già coinvolti in processi d'alto profilo legale come i casi Enron e Balco.

Apple stessa, come azienda, ha messo sotto contratto George Riley dello studio internazionale O'Melveny & Myers di San Francisco. Avvocati che dovranno, probabilmente, difendere in modo duplice l'azienda: verso le autorità e verso chi, all'interno di Apple, ha commesso gli errori che hanno portato a tutto ciò.

Le investigazioni interne di Apple continuerebbero e ora si viene a sapere che a condurle sarebbe John Potter dello studio Quinn, Emanuel, Urquhart, Oliver & Hedges di San Francisco.

Gli esperti di legge fanno notare che il termine "irregolarità" viene usato in questi casi per definire problemi "non accidentali".

Sembra che le aziende di Steve Jobs siano tutte particolarmente sfortunate con le emissioni di stock option. Secondo il britannico The Independent anche i due top manager di Pixar (venduta da Jobs alla Disney solo sei mesi fa), Ed Catmull e John Lasseter, rispettivamente presidente e direttore creativo, sarebbero sotto investigazione.

I dirigenti di Pixar avrebbero ricevuto da Pixar stock option per alcuni milioni di dollari al momento della minor quotazione in borsa del titolo PIXR, per poi riscattarle in un momento di alto valore. Ovviamente potrebbe trattarsi di una semplice coincidenza.

Attualmente la SEC sta verificando i conti di una ottantina di società USA, tutte coinvolte nel medesimo problema di stock option concesse irregolarmente ai dirigenti.



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