"The beat goes on" da Londra e... Tokio
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Il BBC Television Centre di Wood lane a Londra ha ospitato gli invitati di Apple Europa per l'evento del 5 settembre 2007.
Lo studio centrale è stato adattato per la proiezione via satellite.
La scenografia non cambia, uno stile immutato per Apple. Siamo tra i primi ad entrare.
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Ad un quarto d'ora dalle ore 18 (locali) è Pascal Cagni, a capo di Apple Europe, che ha preso la parola.
Significativo l'accenno che Cagni ha fatto al recente sbarco degli spettacoli TV su iTunes Store UK. Entro il quarto trimestre anche altre nazioni europee se ne gioveranno.
Di successo anche la conversione degli Apple Center in Premium Reseller, espansi pure in Russia e Cina. Questa è invece la lista dei nomi della grande distribuzione europea che ospitano/ospiteranno gli Apple Shop. Si riconoscono catene diffuse in Italia.
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Apple in Europa occidentale vende meglio dei concorrenti.
Dalla fine del 2006 Apple è tornata ad essere numero uno anche in Europa/medio Oriente/Africa per quel che riguarda le scuole/università. Ha il 21% del mercato.
L'iPod non lo batte nessuno e continua a crescere il suo fascino sui consumatori.
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Ma è la volta di cedere la linea a San Francisco, Steve Jobs è salito sul palco del Moscone Center West.
Il CEO di Apple comincia a parlare di iTunes e del successo internazionale, in tutti e 22 paesi... 22? Ma qui manca la Nuova Zelanda, si offenderanno?
Nella nuova versione aggiornata di iTunes arriva il supporto alle suonerie per iPhone, per ora un argomento che riguarda solo gli statunitensi.
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Il brano che si vuole trasformare in suoneria si può editare direttamente in iTunes, agendo sul disegno dell'onda sonora. Le canzoni abilitate sono mezzo milione, ma bisogna pagarle due volte per far squillare il telefono.
Steve Jobs, fa notare nel grafico delle vendite di iPod come il quarto trimestre del 2005 e del 2006 abbiano rappresentato le impennate più forti. C'è di mezzo il Thanksgiving e il Natale! Prepariamoci per il 2007. Ormai oltre 110 milioni venduti.
Ecco com'era l'iPod shuffle (sopra) e come cambia (sotto). Nuovi colori e scatola più compatta.
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Il nuovo iPod nano supporta il video, ha uno schermo 320 x 240 ad alto contrasto, mostra le copertine con Cover Flow, i giochi ora funzionano anche qui ed è tutto in metallo (affusolato sui bordi).
Non di meno l'iPod nano ultima versione funziona con Nike+ e, per gli sportivi, ecco la nuova fascia da braccio per correre in sicurezza.
Lo slogan è "un po' di video per tutti"
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Altro confronto: prima l'iPod era bianco e nero, ora l'iPod, che diventa iPod classic, è in metallo nero o color argento (non proprio bianco). Forme affusolate e definitivo abbandono della superficie vetrosa e spigolosa.
Nasce anche l'atteso iPod touch, molto simile all'iPhone ma senza le funzioni telefoniche. Non s'è ben capito cosa significhi "prodotto per tutto il mondo". Forse perché l'iPhone non lo è ancora per tutto il pianeta?
Nella nuova interfaccia sono supportate tutte queste lingue.
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L'iPod touch fa tutto questo, ma di più...
...viene introdotto il negozio musicale, che altro non è che iTunes Store (limitato alle canzoni) accessibile via Wi-Fi in un formato leggibile. Le canzoni comperate varranno anche sul computer, alla prima sincronizzazione.
Ecco come si presenta la schermata di iTunes Wi-Fi Music Store nel momento del preascolto e dell'acquisto.
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Poi il fondatore delle caffetterie Starbucks (sconosciute in Italia, qualcuno dice "a ragione", visto il caffé americano e visti i prezzi) annuncia che con l'iPod touch e con l'iPhone si potrà comperare la musica suonata nel locale, con accesso gratuito alla rete Wi-Fi, solo per questo.
Insomma, l'iPod touch ha un browser come Safari per navigare su Internet, compera la musica da Internet e legge i video di YouTube. Tutto via Wi-Fi.
Apple li ha affiancati per riconoscere le diversità tra l'iPod touch (a sinistra) e l'iPhone (a destra).
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Una gamma di prezzi interessantissima. Clamore assoluto ha suscitato il ribasso dell'iPhone di 200 dollari! Sparisce il modello da 4 GB che costava 500 dollari. A parte l'iPhone, le stesse cifre valgono in euro per l'Italia.
Per concludere sale sul palco KT Tunstall per un paio di "vibranti" canzoni. Steve Jobs saluta e ringrazia senza annunciare l'arrivo della musica dei Beatles. Peccato, ci aveva illusi per benino.
Siamo passati nella sala attigua per vedere bene i nuovi prodotti. Questi sono i nuovi colori dell'iPod shuffle. Altro non cambia, se non la confezione...
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Tutti i colori del nuovo e bellissimo iPod nano. La versione (RED) al centro. A parte quello di color argento che è il taglio da 4 GB, per l'8 GB sono disponibili tutte e 5 le varianti cromatiche. La ghiera cliccabile del nero è anch'essa nera.
Qui un primo piano dell'iPod nano color verde chiaro. Nella visione non completamente perpendicolare dello schermo qualche perdita del video.
E' così affusolato e sottile che il mini-jack delle classiche "cuffiette" bianche sborda in modo non particolarmente elegante.
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Indecisi sul colore?
L'iPod classic (finalmente un nome!) abbandona l'aspetto che manteneva da molto tempo e la superficie ora non si ricoprirà più di impronte e graffi. Affusolato anch'esso sui bordi.
Unico modello di iPod con hard disk, alla Apple sono comunque riusciti a ribassare ulteriormente il bordo dell'iPod classic. Da 80 e 160 GB!
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Una carrellata di immagini per conoscere meglio la nuova interfaccia. Non è stato chiarito se solo simile al Mac OS X oppure usato veramente, come nell'iPhone.
L'icona che caratterizza il settaggio del fuso orario.
L'icona di iCal è stata introdotta anche nella nuova interfaccia di iPod nano, iPod classic e iPod touch. Cambia ogni giorno come sull'iPhone, cosa che non succede sul Mac OS X.
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La sincronizzazione dei contatti del computer viene riportata qui.
La funzione di sveglia dell'iPod.
Per prendere qualche appunto.
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E' anche più piccolo di un cronometro da arbitro sportivo, il sottile iPod nano.
Per proteggerlo da terzi si può inserire un codice d'abilitazione all'uso.
Questi sono i tre giochi che si tovano pre-caricati nell'iPod nano, tuttavia altri sono in vendita sull'iTunes Store.
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L'iPod touch monta Safari come browser e noi, subito, ne abbiamo approfittato per vedere se funziona (bene) come sull'iPhone. E' identico ma si collega esclusivamente via Wi-Fi (Apple non ha mai usato la denominazione AirPort, per farsi capire anche dagli utenti PC).
Sottilissimo l'iPod touch, con quel bordo nero sul frontale al posto della cromatura dell'iPhone. Nell'angolo superiore, sul retro, si intravede l'antenna Wi-Fi.
Anche Pascal Cagni apprezza le funzioni dell'iPod touch, ma lui preferisce studiarsi bene l'iPhone... nell'imminenza della disponibilità (speriamo) nell'area di sua competenza.
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Un'addetta di Apple con iPod shuffle "d'ordinanza" attaccato alla polo, ma che mostra ai fotografi ed operatori televisivi il nuovo iPod touch.
Anche quest'altro rappresentante di Apple porta in giro per la sala l'iPod touch mentre gira sullo schermo un video di uno spettacolo TV (siamo in Gran Bretagna, è quindi giustificato).
Evitando il fastidioso effetto specchio nella fotografia, ecco il retro dell'iPod touch, con tanto di angolo in plastica nera, che cela l'antenna per il collegamento wireless.
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Tutti gli invitati vogliono provare e toccare i nuovi prodotti di Apple, ma per noi è quasi ora di tornare in Italia.
In una rara occasione di non affollamento ecco il tavolo "luminoso" dove erano esposti tutti gli iPod classic.
Gli addetti della BBC che di solito coordinano il pubblico nelle trasmissioni televisive, in questo caso, hanno dovuto arginare gli invitati di Apple. La serata si è conclusa, grazie anche alla BBC per l'ospitalità.
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Ma non è finita, queste sono le immagini della presentazione differita (causa fuso orario) avvenuta a Tokio, in Giappone.
I nuovi iPod protagonisti nel Paese del Sol Levante, davanti e dietro.
Stessa scenografia per presentare i nuovi arrivati... alle giornaliste con gli occhi a mandorla.