YouTube: noi siamo i “buoni”, è Viacom il “cattivo”

27/05/2008 18:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Un anno fa Viacom faceva causa a YouTube per 1 miliardo di dollari, la divisione dei video online di Google risponde di aver fatto molto più di quello che li obbliga la legge per eliminare i video protetti da copyright.
Ribaltamento delle accuse tra Viacom e YouTube per la pubblicazione online di video coperti da copyright.

04029b_youtubeviacomLa primavera scorsa il gigante di Hollywood Viacom (BET, CMT, Comedy Partners, Dreamworks, MTV, Paramount, etc.) faceva causa a YouTube per aver già allora pubblicato oltre 160.000 filmati degli utenti, provenienti da spettacoli cinematografici e televisivi del gruppo. Questi sarebbero stati visionati 1,5 miliardi di volte senza che Viacom abbia mai concesso i diritti di farlo.

Secondo Viacom il business di YouTube è generare traffico e vendere pubblicità, poco avrebbero fatto finora per impedire la pubblicazione di video coperti da copyright.

Sul finire di settimana scorsa YouTube ha risposto che “l’azione legale di Viacom sfida le garanzie del DMCA – Digital Millennium Copyright Act che il Congresso ha stabilito una decade fa per incoraggiare lo sviluppo di servizi come quello di YouTube”. Insomma Viacom tenterebbe di imbrigliare la libertà di Internet.

YouTube precisa di aver fatto molto più di quanto la legge li obbliga a fare per i video coperti da diritti d’autore.

Curiosamente CBS ha un canale su YouTube e fornisce alcuni spezzoni di spettacoli di questo canale, questo network televisivo una volta faceva parte di Viacom, ora è indipendente. Tuttavia Viacom e CBS hanno lo stesso presidente, Summer Murray Redstone, che proprio oggi compie 85 anni, auguri.



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