Woz: continuate a fare quello in cui credete
22/08/2008 07:00 CET
Dal Livecast di Intel è arrivata una ventata di ottimismo e una inizione di auto-fiducia per tutti: "dovete continuare a fare quello in cui credete, le soddisfazioni che ne otterrete saranno invisibili, saranno solo vostre" ha dichiarato Wozniak.
Ricordi, forse nostalgico, di come tutto è cominciato per Woz: "fin dall'età di 10 anni avevo una gran passione per i computer, quand'ero un ragazzino già li programmavo, mi ero fatto una macchina per giocare a tris" ma qualche anno più tardi "ero decisamente in ristrettezze economiche, ecco perché ho tirato fuori il meglio di me creando i primi Apple, ho fatto ogni calcolo e simulazione a mano, non potevo permettermi un computer in affitto.
Se non è questa passione!
Qualcuno con un sesto senso piuttosto sviluppato lo aveva capito prima che lui si laureasse, alla HP venne assunto per fare calcolatori, capendo subito il genio di Woz. Peccato che quando fece la proposta di un personal computer alla HP non gli prestarono mai molta attenzione. Sconforto? Niente affatto, eppure qualche anno dopo l'amico Steve Jobs lo convinse con quella forza di persuasione che tutti conosciamo.
Dopo tanti anni lui è ancora l'impiegato numero 1 di Apple e si diverte ad entrare negli Apple Store e dire alla cassiera: "sono un collega, ho diritto allo sconto", sapendo già che la domanda successiva sarà "qual è il suo numero". In realtà tutto quello che compera lo paga a prezzo intero e non ha privilegi particolari, ma è uno che ama prendere la vita allegramente.
Queste e tante altre storie molto interessanti sono scritte nel libro "iWoz", che ancora nessun editore ha tradotto in italiano. Un breve video mostra Wozniak mentre si fa intervistare all'IDF sul suo Segway.