Web, la gara per chi ce l’ha più corto ed è più veloce
08/11/2010 07:04 CET
Ma cosa avete capito? Cronometro alla mano si tratta degli accorciatori di indirizzi Internet, troppo lunghi da ricordare.
Prima erano solo una comodità, ora sono praticamente obbligatori con i vincoli di Twitter (dove c’è spazio solo per 140 caratteri in ogni messaggio).
Ce ne sono svariati di siti fatti apposta per rendere un URL particolarmente lungo in un indirizzo Internet di pochi caratteri, la stessa Google ha recentemente ufficializzato goo.gl, altri hanno seguito una filosofia un po’ diversa come YouTube.
Una volta digitato in un browser l’URL corto questo deve essere codificato e “tradotto” nella versione lunga, memorizzata presso i server dello shortener. Sarebbe interessante conoscere le prestazioni e l’affidabilità di questi servizi, lo ha fatto Royal Pingdom.
Se i dati sono indicativi per tutti non lo sappiamo, certo è una delle prime statistiche del genere viste online. Secondo i dati misurati sia in nord America che in Europa il più veloce è mediamente goo.gl ed il più lento Twurl. Quello di Google è anche il più affidabile perché ha finora dimostrato di essere sempre attivo, come bit.ly, per lo “storico” TinyURL sono state registrate fino a 4,4 ore all’anno di irraggiungibilità (anche se si tratta dello 0,05% su 365 giorni).