Walter Murch monta i film con FileMaker Pro
30/04/2008 16:00 CET
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Ha vinto tre Oscar per come crea le pellicole di maggior successo. Ecco la sua storia di utente da FileMaker Pro 2 fino all'ultima versione.
FileMaker ci racconta di come i suoi database possono essere utili in molteplici professioni.
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Titoli come "American Graffiti", "Il Padrino II", "Ghost", "Il Padrino III", "Apocalypse now", "Il paziente inglese", "Il talento di Mr Ripley", "Cold mountain" ed altri, sono tutti sue creature.
Dagli anni ottanta i computer di Apple sono entrati a far parte del suo lavoro a Hollywood, poi è arrivato FileMaker Pro. Gli storyboard hanno avuto una utilità superiore con la rappresentazione dei fotogrammi più esemplari, da allora potevano essere archiviate molte informazioni utili e così capirci qualcosa tra chilometri e chilometri di pellicole.
Murch dichiara di non essere un esperto di computer e, tanto meno, un un programmatore, tuttavia FileMaker Pro gli ha risolto una montagna di problemi nelle fasi i lavorazione di un film. Ha adottato questo database da anni e ora non lo vuole cambiare più, non riesce ad immaginare una valida alternativa.