Vizietto stock option anche alla Pixar?
29/12/2006 22:00 CET
Ci risiamo secondo il Financial Times. Un'altra azienda di Steve Jobs coinvolta nel medesimo problema da cui sta tentando di uscire Apple.
Non che qualcuno non abbia agito scorrettamente, la scorrettezza è conclamata. Il fatto che l'azienda abbia riportato in ordine i bilanci passati con una iniezione di 84 milioni di dollari, non è detto che sia un toccasana per gli azionisti.
Ma sembra che l'ammissione del fattaccio sia stata apprezzata, il titolo ha guadagnato poderosamente al Nasdaq facendo segnare un aumento delle azioni AAPL del 4,91% chiudendo la giornata a 84,84 dollari.
Resta da capire che interpretazione daranno gli uomini della SEC, se qualcuno sarà semplicemente multato o incriminato.
Steve Jobs, CEO di Apple, riceve tutta la confidenza dell'azienda nel suo operato e… avanti così. Ma è finita qui? Pare di no, almeno per quanto riguarda la sua persona.
Lo stesso Financial Times che solo ieri anticipava il dolo sui documenti falsificati di Apple, ora anticipa un medesimo problema si stock option sull'"altra" azienda di Steve Jobs… quella Pixar, nel gruppo Disney da maggio.
Secondo il quotidiano finanziario londinese l'ente di controllo della borsa e il dipartimento di giustizia starebbero investigando e avrebbero chiesto chiarimenti alla Walt Disney. L'azienda di Mickey Mouse ha attivato un'indagine interna fin dal mese scorso.
In questo caso non sembra coinvolto Steve Jobs nella distribuzione di stock option Pixar.
A supporto delle tesi di FT arriva Richard Farmer di Merrill Lynch: tra il 1997 e il 2004 su sette concessioni di stock option quattro sono state esercitate in date in cui il prezzo delle azioni Pixar era ai minimi, un vero azzardo statistico.
Vedremo anche da questa vicenda come uscirà dall'ipotizzato problema fiscale.
