Universal Music non accetta la “proposta indecente”
25/09/2007 07:00 CET
Poi arrivava il secondo contrasto per la vendita su iTunes Store degli spettacoli televisivi di NBC Universal (azienda statunitense posseduta all'80% da General Electric e dal 20% da Vivendi).
Ora, secondo quanto riferisce l'agenzia Reuters, non sembra che la tensione sia calata tra Apple e una di queste "due" Universal, nella fattispecie la più grande casa editrice di musica al mondo, Universal Music Group.
Il CEO di Vivendi, Jean-Bernard Levy, ha dichiarato: "c'è una distanza 'indecente' tra la proposta di Apple e quella dei produttori di musica, stiamo concedendo troppo ad Apple".
Secondo la major non va bene che i guadagni siano gli stessi sia che le canzoni siano d'archivio che appena pubblicate.
Il preavviso di rottura definitiva del contratto tra UMG ed Apple sarebbe di un solo mese, comunque Levy non annuncia novità in questo senso.
UMG vuole più di 70 centesimi di dollari per ogni 99 centesimi di dollaro che Apple incassa dagli utenti attraverso la piattaforma di iTunes Store. "Ci sarà pure un limite a tutto ciò" è quello che sembra di sentire fuori dagli uffici di Cupertino.