Tutti contro Intel, dopo la UE anche gli USA
04/11/2009 21:00 CET
L'accusa è quella di pratiche scorrette, atte ad impedire la vendita dei prodotti concorrenti nei computer. Andrew Cuomo ha investigato per quasi due anni prima di giungere a questa conclusione.
Facendoli passare per "ribassi" Intel avrebbe pagato produttori e rivenditori di computer perché non adottassero i chip x86 di AMD. Tre aziende statunitensi come Dell, HP ed IBM sono state coinvolte nell'"affaire" di attività illegali, la prima avrebbe incassato 2 miliardi di dollari nel 2006, la seconda 925 milioni di dollari limitando la quota di AMD al 5% e la terza 130 milioni di dollari per non mettere processori AMD nei PC/server.
In luglio Intel aveva deciso di appellarsi all'astronomica multa europea di 1,06 miliardi di dollari, comminata appunto per pratiche illegali su produttori e rivenditori europei da parte della società di Santa Clara.