Tribunale turco blocca YouTube
08/03/2007 07:00 CET
In Turchia si sono fumati la libertà d’espressione ancora una volta. YouTube resta inaccessibile dopo la drastica decisione di un tribunale. L’Unione Europea si avvicina o allontana con queste censure? Aggiornato.
E’ stato trovato su YouTube un video dove l’ex leader e fondatore della Turchia moderna, Mustafa Kemal Ataturk (deceduto nel 1938), veniva criticato/insultato. Un reato che, ancora oggi, può condurre alla prigione.
Questo è bastato ad un tribunale di Instanbul per chiudere gli accessi al popolare sito di condivisione di filmati, attraverso la Türk Telekomunikasyon, il fornitore dominante di connettività Internet in quel paese.
Pare che l’autore del video fosse un greco, paese confinante che da anni è in guerra virtuale con la Turchia, la quale non disdegna di ricambiare allo stesso livello.
Nonostante la rimozione del video, l’accesso a YouTube resta impedito a tutti i turchi, per ogni contenuto. La nuova “triste” home page reca la seguente dicitura in inglese e turco: “l’accesso al sito www.youtube.com è stato sospeso per ottemperare alla sentenza numero 2007/384 del 06.03.2007 emessa dall’Istanbul First Criminal Peace Court”.
Sarà necessaria una specifica decisione del tribunale turco per riaprire gli accessi a YouTube.
Grazie all’articolo 301 del codice penale oltre 50 intellettuali turchi sono stati finora messi sotto processo, tra questi anche il premio Nobel Orhan Pamuk. La UE ha più volte chiesto alla Turchia di rivedere questa legge, ritenuta troppo restrittiva della libera critica.
In gennaio YouTube era stato oscurato per alcuni giorni anche in Brasile.
Aggiornamento del 09/03/2007: è durato due giorni il black-out turco di YouTube, la più grande telecom locale ha riattivato l’accesso al sito di video personali.