Toglieranno l’email ad Obama?
17/11/2008 07:00 CET
Via BlackBerry e MacBook, i bit della posta elettronica presidenziale non potranno scorrere sulla rete globale. Oneri ed onori di essere il presidente degli Stati Uniti.
Via BlackBerry e MacBook, i bit della posta elettronica presidenziale non potranno scorrere sulla rete globale. Oneri ed onori di essere il presidente degli Stati Uniti.
A seguito dello scandalo Watergate nel 1978 nacque il Presidential Records Act, che obbligava i servizi segreti USA alla registrazione e catalogazione di ogni conversazione dei presidenti e vice degli Stati Uniti.
Ecco perché tutte le comunicazioni del presidente eletto Barack Obama dovranno essere effettuate su canali presidenziali e non sulle reti utilizzate dai comuni mortali.
Se per George W Bush non è stato mai un problema privarsi di Internet (che lui chiamava Internets, al plurale), che aveva 42 contatti email per il suo account G94B@aol.com, sarà difficile per Obama non tenersi in contatto con il mondo del web, responsabile di una buona parte dei voti che ha raccolto pochi giorni fa.
Il problema è stato sollevato dalla professoressa della Georgetown University, Diana Owen, intervistata dal New York Times, che non manca di notare quanto spesso il 44esimo presidente degli Stati Uniti consulti il suo BlackBerry per leggere o inviare email. Meglio che non rinnovi il suo abbonamento oltre un paio di mesi.
Dal 20 gennaio, data d'insediamento ufficiale alla Casa Bianca, Obama potrebbe essere costretto ad usare solo gli strumenti che saranno ritenuti sicuri per ogni conversazione, in testo o in voce. Per la sua natura aperta qualcuno potrebbe scambiare l'identità della posta elettronica e non sarebbe carino per l'uomo più influente del pianeta.
Obama rinuncerà a tenere un computer (magari il MacBook scelto dalla moglie) sull'ottocentesca scrivania britannica che campeggia al centro dell'Ufficio Ovale?