Tira una brutta aria su nVidia
12/09/2008 10:00 CET
ad alcuni prodotti esaltando la buona salute aziendale, svuotamenti
delle casse all'orizzonte?
Negli Stati Uniti, dove i clienti possono giovarsi delle class action (causa comune), nVidia è stata colpita questa settimana da ben tre di queste: dagli studi legali Girard Gibbs, KGS – Kahn Gauthier Swick e SSB&R – Shalov Stone Bonner & Rocco. Gli azionisti che hanno comperato titoli NVDA tra l'8 novembre ed il 2 luglio sono gli interessati a partecipare a queste cause perché nVidia avrebbe rilasciato alla stampa dichiarazioni di ottima salute aziendale, pur essendo a conoscenza dei problemi sui chip grafici G84, 86, 92 e 94.
Tira una brutta aria sulla questione dei chip difettosi, nonostante solo qualche azienda produttrice di computer (Apple no) si stia preoccupando di sostituirli, i consumatori non l'hanno presa bene. C'è chi ha fatto i conti in tasca ad nVidia: sostituire 15 milioni di GPU ad un costo di 150/250 dollari per computer si eccederebbero le riserve in cash dell'azienda, equivalenti a 1,6 miliardi di dollari.
L'azienda è uno dei due fornitori privilegiati per le GPU di Apple (assieme ad ATI di AMD), solo un mese fa nVidia sfoderava le prime soluzioni OpenGL 3.
L'analista finanziario Tim Luke di Lehman Brothers ha abbassato il prezzo target delle azioni nVidia da 15 a 12 dollari.