Stock option AAPL: 15 volte irregolari, Jobs sapeva
05/10/2006 07:00 CET
A borse ormai chiuse, ieri sera, Apple ha comunicato una parte dei risultati di tali indagini (altre sono a disposizione della SEC ma non ancora del pubblico e degli investitori).
Il comitato ha esaminato 650.000 tra messaggi di posta elettronica e documenti vari, hanno intervistato 40 tra attuali ed ex dipendenti, dirigenti e consulenti.
Quello che ci è dato di sapere dagli uffici di Cupertino è:
1) nessuno degli attuali manager di Apple ha avuto una condotta disdicevole
2) l'ultima irregolarità scoperta risale al gennaio 2002
3) le 15 irregolarità sono state commesse tra il 1997 e il 2001, garantendo stock option in data antecedente l'approvazione
4) in alcuni casi Steve Jobs era al corrente della situazione e concordava sulla scelta favorevole delle date, lui non ne ha mai beneficiato e comunque riteneva che non sarebbe cambiato nulla nella situazione finanziaria dell'azienda
5) a seguito dell'investigazione si evidenziano forti implicazioni di due ex responsabili finanziari di Apple in queste irregolarità, sotto ogni aspetto.
Steve Jobs ha rilasciato la seguente dichiarazione: "mi scuso con gli azionisti di Apple e con gli impiegati per questi problemi, accaduti sotto i miei occhi. Non è certamente una caratteristica di Apple operare in questo modo. Stiamo lavorando per risolvere i problemi restanti il più presto possibile, apportando i rimedi necessari perché cose di questo tipo non debbano succedere mai più".
Fred Anderson, già CFO di Apple tra il 1996 e il 2004 poi passato a consigliere d'amministrazione dopo il pensionamento, ha rassegnato le sue dimissioni dal consiglio. "Lo faccio perché è la cosa migliore per il consiglio d'amministazione" avrebbe detto.
Anderson era uno dei più stretti collaboratori di Jobs, continua ad essere membro del consiglio d'amministrazione di eBay.
Il portavoce di Apple Steve Dowling non ha voluto precisare se Fred Anderson è uno dei due nomi "sotto accusa".
A Cupertino stanno ancora facendo i conti per determinare le cifre totali di queste irregolarità, conseguenti multe, tasse e correzioni ai bilanci.
Tra le 140 aziende quotate che hanno emesso stock option irregolarmente, Apple, si sta distinguendo per la rapidità e trasparenza su questo triste fatto. Dell, Novell, nVidia e molte altre non hanno consegnato i regolari documenti fiscali alla SEC in attesa di sistemare correttamente i propri bilanci.
Durante la notte (italiana) l'after hours della borsa di New York City ha visto il valore delle AAPL superare o scendere sottto tale livello. Le quotazioni regolari si erano chiuse a 75,38 dollari con un incremento dell'1,75%.