Steve “ninja” Jobs lancia stelle taglienti contro il Giappone
14/09/2010 18:00 CET
Tentativo di auto-dirottamento del proprio aereo oppure scarso senso delle regole di sicurezza, che fanno credere a Steve Jobs di essere molto diverso da tutti i poveri diavoli che perdono ore ai controlli di sicurezza degli aeroporti? Aggiornato.
Non sappiamo bene come prendere questa storia, visto la reputazione di “rivista dedicata al businessman senza compagnia femminile” attribuita alla pubblicazione Spa!, che l’ha diffusa.
Stando a quanto ci riporta Bloomberg pare che Steve Jobs fosse all’aeroporto Kansai di Osaka per tornare a casa in California, dopo una vacanza a Kyoto. Al controllo del bagaglio a mano sarebbero state trovate alcune taglienti stelle ninja, mentre il CEO di Apple se le voleva portare sul suo aereo privato.
Gli oggetti prettamente giapponesi, che forse Jobs voleva appendere in un quadro oppure regalare al suo amico Larry Ellison (amante della cultura giapponese, oltre che CEO di Oracle), sono stati considerati come armi e quindi il proprietario trattenuto per accertamenti in una stanza di sicurezza dell’aeroporto.
Fin troppo tagliente la risposta di Steve Jobs: “che senso ha dirottare il proprio aereo?”.
Lo scalo giapponese, che non ha un varco speciale per gli aerei executive rispetto a quelli di linea, ha confermato che a fine luglio un passeggero di un aereo privato è stato fermato per possesso di shuriken (le stelle ninja, alcuni esempi sono a lato), l’identità non è però stata rivelata per motivi di privacy.
Evidentemente il CEO di Apple è stato rilasciato se adesso è al lavoro a Cupertino, sembra che lo stizzito Jobs abbia promesso ad alta voce alle autorità giapponesi che non sarebbe mai più tornato in quel paese.
Aggiornamento del 14/09/2010: Apple commenta che si tratta di pure fantasie quelle dell’incidente descritto all’aeroporto, concludendo che Steve Jobs tornerà con piacere in Giappone. Incidente diplomatico chiuso.
