Steve Jobs promosso di diritto nel Time 100
02/05/2008 09:00 CET
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I voti dei lettori del settimanale avevano classificato il CEO di Apple al 174esimo posto, ma tanto il suo destino era già l'olimpo.
Due settimane fa il settimanale Time chiedeva ai lettori di dare un voto ad oltre 200 personalità, per delineare chi fossero i 100 più influenti del pianeta per il 2008.
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Tutto ciò era solo "carta straccia", la Time 100 il settimanale l'ha decisa a prescindere. Eccola: primo Dalai Lama, secondo Vladimir Putin, terzo Barack Obama, quarta Hillary Clinton, quinto John McCain, sesto Hu Jintao, settimo George W. Bush (con commento di Silvio Berlusconi), ottavo Jacob Zuma, nono Anwar Ibrahim e decimo Kevin Rudd. Per trovare Steve Jobs bisogna scendere alla posizione 82 (92 posti in più rispetto ai voti ottenuti online), nella categoria "builders & titans".
I "presenzialisti" come il Papa, Al Gore o Bono non ci sono nel Time 100 di quest'anno, in compenso il giocatore del Milan Kakà è al 29esimo (con la maglia vecchia e senza il commento di Galliani). L'ex primo ministro britannico Tony Blair è 35esimo (con commento scritto da Bill Clinton), Bruce Springsteen al 63esimo (con commento di Sean Penn), Rupert Murdoch all'81esimo, proprio davanti a Steve Jobs, che è seguito dai Radiohead all'83esimo. John Hodgman (il PC nelle pubblicità "Get a Mac") non è stato assunto per commentare la figura di Jobs ma di Elizabeth Gilbert, al 67esimo posto. Chi commenta la 87esima posizione di Steve Ballmer (CEO di Microsoft)? L'ex capo evangelist di Apple Guy Kawasaki.
I cerchiobottisti del Time avevano già "politicamente" deciso tutto da tempo, non si raccolgono i commenti di Bill Clinton, di Laura Bush, di Jimmy Carter, di Michael Bloomberg, di Desmond Tutu, di Mario Cuomo, di Rania Al-Yassin di Giordania, etc. in poche ore dopo aver soppesato gli (inutili) voti online.