Software per Linux dal 4 al 9% entro il 2011

10/04/2008 16:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Mentre le applicazioni per Windows cresceranno dal 53 al 58%, tutto il comparto Linux andrà progressivamente ad aumentare, sostituendo in parte UNIX.

Mentre le applicazioni per Windows cresceranno dal 53 al 58%, tutto il
comparto Linux andrà progressivamente ad aumentare, sostituendo in
parte UNIX.
 
Il consorzio Linux Foundation, voluto da Linus Torvalds nel 2007, ha commissionato uno studio ad IDC sui futuri comportamenti del mercato per tutto il movimento Linux.

03758b_linuxfuturoidcCon un passaggio continuo di soluzioni da UNIX a Linux, le spese dei clienti cresceranno per il software, passando dall'attuale 4% (10 miliardi di dollari) al 9% (31 miliardi di dollari) nel 2011. La fetta più grande resta in mano ai prodotti per Windows, anche questo in crescita, dal 53% dell'anno scorso al 58% tra tre anni.
 
Il mercato ha speso 242 miliardi di dollari nel 2007 per il software e ne spenderà 330 miliardi nel 2011, secondo le proiezioni. I dati relativi alla spesa in ambiente Linux sono importanti, anche perché l'open sorce non può incidere molto in queste cifre.
 
Fanno parte dell'ecosistema Linux progetti non open source come l'ERP di SAP o, all'opposto, il sistema operativo Solaris di Sun. A lavorare costantemente sull'evoluzione della piattaforma ci sono nomi del calibro di Dell, HP, IBM, Intel, Motorola, Oracle, Red Hat e Via Technology.
 
Come noto Microsoft sta cercando di avvicinarsi al mondo Linux cercando accordi con una serie di aziende leader, hanno cominciato nel 2007 con Novell per creare una interoperabilità sempre più larga tra i due sistemi.


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