SIAE, Bondi riesce a far aumentare i prezzi di Apple
24/03/2010 12:00 CET
Aumenti risibili, per lo più, che evidenziano solo la nuova tassa imposta per un “equo compenso” che non esiste, ma che deve accontentare la società che distribuisce soldi ad autori ed editori, per meriti non necessariamente dovuti. Aggiornato.
Brutta sorpresa per i clienti italiani di Apple che, da oggi, vorrebbero acquistare i prodotti hardware con sistemi di immagazzinamento dati. Non tutti.
Gli aumenti vanno da un minimo di 2 ad un massimo di 18 euro, ci sono su tutto tranne che iPhone, un modello di Mac mini, Apple TV ed Xserve. Non sono nemmeno proporzionati come indica la legge.
Apple Italia non ha una spiegazione da fornire, come non aveva alcun commento da fare al momento della presentazione del decreto Bondi che portava un nuovo “equo compenso” su tutti i prodotti d’elettronica con hard disk, memoria a stato solido o supporto registrabile.
La tassa ingiusta (se un utente registra solo documenti propri non dovrebbe dare soldi dei diritti ad altri) è stata pubblicata senza troppa pubblicità dal ministero dei Beni Culturali e firmata da Sandro Bondi il 14 gennaio, al momento i ricorsi alla Commissione Europea non hanno avuto alcun effetto. Anzi, tutti si aspettavano la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale entro 60 giorni ma non è avvenuto, i legali del dicastero di Bondi chiarivano, in ritardo, che la legge entrava in vigore proprio a metà gennaio.
Questi erano i prezzi fino a ieri.
Ebbene da oggi questi sono gli aumenti che Apple Italia, si spera almeno per lamentela muta, ha applicato al listino (IVA compresa):
iPod shuffle (2 GB di memoria a stato solido) da 55 a 61 euro (+6)
iPod shuffle (4 GB di memoria a stato solido) da 78 a 81 euro (+6)
iPod shuffle inox (4 GB di memoria a stato solido) da 95 a 100 euro (+5)
iPod nano (8 GB di memoria a stato solido) da 139 a 143 euro (+4)
iPod nano (16 GB di memoria a stato solido) da 169 a 174 euro (+5)
iPod classic (160 GB di memoria hard disk) da 229 a 247 euro (+18) aumento maggiore
iPod touch (8 GB di memoria a stato solido) da 189 a 194 euro (+5)
iPod touch (32 GB di memoria a stato solido) da 279 a 286 euro (+7)
iPod touch (64 GB di memoria a stato solido) da 369 a 379 euro (+10)
iMac (500 GB di memoria hard disk) da 1.099 a 1.102 euro (+3)
Mac mini (160 GB di memoria hard disk) da 549 a 552 euro (+3)
Mac mini (320 GB di memoria hard disk) da 749 a 751 euro (+2) aumento minore
Mac mini server (500 + 500 GB di memoria hard disk) da 949 a 949 euro (nessun aumento)
iMac (500 GB di memoria hard disk) da 1.099 a 1.102 euro (+3)
iMac (1 TB di memoria hard disk) da 1.349 a 1.351 euro (+2) aumento minore
iMac (1 TB di memoria hard disk) da 1.499 a 1.502 euro (+3)
iMac (1 TB di memoria hard disk) da 1.799 a 1.802 euro (+3)
MacBook (250 GB di memoria hard disk) da 899 a 902 euro (+3)
MacBook Air (120 GB di memoria hard disk) da 1.399 a 1.401 euro (+2) aumento minore
MacBook Air (128 GB di memoria SSD) da 1.699 a 1.701 euro (+2) aumento minore
MacBook Pro 13″ (160 GB di memoria hard disk) da 1.149 a 1.152 euro (+3)
MacBook Pro 13″ (250 GB di memoria hard disk) da 1.399 a 1.402 euro (+3)
MacBook Pro 15″ (250 GB di memoria hard disk) da 1.599 a 1.602 euro (+3)
MacBook Pro 15″ (320 GB di memoria hard disk) da 1.799 a 1.802 euro (+3)
MacBook Pro 15″ (500 GB di memoria hard disk) da 2.099 a 2.102 euro (+3)
MacBook Pro 17″ (500 GB di memoria hard disk) da 2.299 a 2.302 euro (+3)
Mac Pro (640 GB di memoria hard disk) da 2.299 a 2.302 euro (+3).
Aggiornamento del 24/03/2010: Apple Italia conferma che gli aumenti sono dovuti al decreto in questione, ma non si vuole commentare ulteriormente.