Server mondiali “macinano” 9,57 zettabyte all’anno (2008)
07/04/2011 08:00 CET
Si potessero accumulare dei libri con tutti questi dati ne nascerebbe 1 pila da 9 miliardi di chilometri.
L’ultima ricerca della University of California a San Diego è fresca, ma riguarda il 2008: in quell’anno i 27 milioni di server di tutto il mondo hanno processato 9,57 zettabyte di informazioni (stimate per difetto), ovvero 9.570.000.000.000.000.000.000 byte. Ci vorrebbero 149.531.250.000.000.000.000 iPad da 64 GB per contenerli, ma nel 2008 i tablet di Apple ancora non esistevano.
Ad ogni lavoratore del 2008 si potrebbero imputare 3 TB di informazioni, ovvero 3.000.000.000.000 di byte.
Con una crescita del 30/40% all’anno possiamo difficilmente immaginare a che numeri siamo già arrivati ai giorni attuali. Grazie soprattutto ai video ed alle foto ad alta risoluzione il numero è destinato ad impennarsi ulteriormente.
Le stime del censimento di “I/O” saranno presentate oggi all’SNW – Storage Networking World di Santa Clara: “la maggior parte di queste informazioni sono create, usate e scaricate in pochi secondi senza che nessuno le riesca a leggere personalmente” ha dichiarato il professor Roger Bohn, co-autore della ricerca.
Aggiungiamo pure che Apple avrebbe (il condizionale è d’obbligo) ordinato ad Isilon Systems ben 12 petabyte di storage (ovvero 12.000.000.000.000.000 di byte) per ospitare i contenuti di iTunes da mandare sul cloud. Sarà un bel contributo alla quantità di dati che sono processati annualmente dai server mondiali.
A quanto pare val la pena di inventare nuove denominazioni per vari numeri sempre più grandi, necessari a calcolare cifre ingestibili con oltre 20 zeri.