Seppur in ritardo, da oggi si può “misurare” la banda larga
24/11/2010 13:30 CET
Misura Internet è disponibile, 40 operatori fissi italiani possono essere testati con valore legale per, eventualmente, stracciare il contratto non rispettato. All’appello manca ancora Fastweb. Aggiornato.
Per una delle rare volte che l’Italia ci regala un progetto utile ed unico, in tutta Europa, valeva la pena aspettare.
Misura Internet doveva infatti essere disponibile ieri, ma invece è arrivato solo nella mattinata di oggi. Il sistema serve a misurare con esattezza e valore legale la vera banda di collegamento ad Internet fornita via cavo (solitamente ADSL ma anche fibra ottica), se è inferiore a quella minima assicurata dal proprio operatore, l’abbonato può decidere di recedere dal contratto senza costi e passare alla concorrenza più corretta.
La banda larga italiana è fatta di tanti furboni, meglio tutelarsi.
Il sistema dell’AGCOM – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni studiato in collaborazione con FUB – Fondazione Ugo Bordoni & ISCOM – Istituto Superiore delle Comunicazioni poteva essere decisamente semplificato.
La procedura scelta è la seguente: prima l’utente deve registrarsi (manca solo il gruppo sanguigno ma tutto il resto ve lo chiedono, compreso il carrier e che tipo di abbonamento avete), poi bisogna attendere un messaggio di posta elettronica e confermare l’identificazione utente cliccando un apposito link, a questo punto si proceda a scaricare la giusta versione del software (licenza GNU GPL) ed all’installazione sul computer che farà il test (necessario il riavvio). Al termine occorre registrare il software inserendo il codice licenza a 32 caratteri presente nella sezione Area Privata “Licenze e PDF misure”.
Non era meglio mettere dentro al software tutta la modalità di identificazione, la lista degli operatori e dei relativi abbonamenti, per impostare in quel momento tutto quanto? Evidentemente no, comunque speriamo in sviluppi futuri, visto che al momento la prima versione di Ne.Me.Sys – Network Measurement System, che per praticità chiameremo Nemesys, è ancora una versione beta e che tra poco sarà già aggiornata perché nell’elenco è assente Fastweb, ma in compenso ci sono quelli del WiMAX.
La versione per Mac (27,1 MB) indica l’utilizzo di Mac OS X 10.6 e non sistemi precedenti, pur utilizzando l’icona con le strisce colorate usate solo fino a diversi anni fa. Esistono anche versioni per Windows XP/Vista/7 (8,3 MB) e Linux/Ubuntu 10.04 (14,1 MB). Nessuna versione è prevista per dispositivi mobile, come per esempio iOS e tuttavia non contempla l’uso della rete wireless.
Consigliamo il manuale solo a chi ha tanta pazienza ed anche il tutorial di 24 pagine non invoglia certo alla lettura.
Per disinstallare il software bisogna capirci di ‘sta roba che viene fornita sotto la denominazione “shell” (maneggiare il Terminale non è da tutti). Nessuna spiegazione è disponibile nella cartella.
Come ricorda il video su YouTube il software deve operare per 24 ore con verifiche ogni ora (icona verde), il test può essere interrotto (icona arancio) ma deve completarsi entro 3 giorni. La ripetizione del test non può essere immediata (per evitare congestioni alla rete o per dare tempo all’operatore di redimersi), bisogna attendere almeno 45 giorni.
Perché i test fatti esclusivamente via cavo (no Wi-Fi) vadano a buon fine occorre evitare: presenza di altri computer collegati alla rete, presenza di connessioni Wi-Fi attive, processi che tolgono risorse alla CPU o alla RAM, traffico di rete continuo come i download o lo streaming.
Comunque ci saranno momenti di libero utilizzo del computer (icona bianca), che non ostacoleranno i test, ma tutto deve rimanere acceso fino al termine.
Alla fine (icona azzurra) un PDF certificato riassumerà i risultati del test, se nel confronto con le promesse degli operatori (pubblicate sul contratto e sui siti) c’è differenza ci si potrà lamentare a ragion veduta entro 30 giorni, recedendo per giusta causa senza penali.
Con Supermoney, unico sito di comparazione accreditato dall’AGCOM, si possono vedere le offerte disponibili e scegliere un altro fornitore di collegamento al web.
Aggiornamento del 14/06/2011: è stata realizzata la seconda versione (1.7) del test.