Se gli iPod devono sopravvivere, che costino meno. Fatto
04/10/2011 23:30 CET
Il rinnovamento dell’iPod nano e dell’iPod touch è solo nel software, l’hardware non cambia, come nemmeno per i superstiti iPod shuffle ed iPod classic. Squadra che vince (seppur con meno gol) non si cambia.
Apple non ha sacrificato gli iPod, nonostante l’assenza di veri aggiornamenti per la stagione 2011/2012.
Dopo tanti anni di rinnovamenti nel periodo della fine estate/inizio autunno, questa volta a Cupertino hanno prolungato la vita ai modelli dello scorso anno.
Mentre Microsoft “tira il collo” a quello Zune che non ha mai alzato la cresta nel settore dei player multimediali, Apple punta le ultime fiches sulla squadra che vince. Sì, perché se è vero che nell’ultimo anno sono stati venduti 45 milioni di iPod, allora sarebbe tutto un guadagno perso se Apple pensionasse gli iPod.
Non si fanno ulteriori investimenti, se non un po’ di nuovo software accattivante per l’iPod nano ed un case di colore diverso per l’iPod touch. Resta totalmente immutato l’economico iPod shuffle e lo stesso l’unico con hard disk, ovvero l’iPod classic da 160 GB. Il nano costa di meno, il modello da 8 GB passa da 171 a 139 euro, quello da 16 GB da 200 a 159 euro. Anche il touch ha un prezzo inferiore a prima, il modello da 8 GB passa da 241 a 199 euro, quello da 32 GB da 312 a 299 euro ed il modello da 64 GB passa da 413 a 399 euro. Sono così stati assorbiti ancora meglio gli aumenti dell’IVA al 21%.
Eppure Apple aveva eliminato i giochi per iPod con ghiera cliccabile e tutto faceva pensare che, almeno l’iPod classic potesse sparire dalla circolazione.
Anche se i giocatori segnano meno gol di prima, continuano a vincere le partite. Vengono via con poco e fanno felici molti.