Schiller: “niente virtualizzazione”. Notiziona!

11/07/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Tutti si precipitano a dare riscontro delle affermazioni del responsabile del marketing di Apple che, in occasione dell'inaugurazione del negozio di Manhattan, quasi due mesi fa, ricordava solo lo status, senza ovviamente predire il futuro.

Tutti si precipitano a dare riscontro delle affermazioni del responsabile del marketing di Apple che, in occasione dell'inaugurazione del negozio di Manhattan, quasi due mesi fa, ricordava solo lo status, senza ovviamente predire il futuro.
 
L'analista finanziario Charles Wolf, di Needham & Company, ha fatto "puntualmente" sapere che poco meno di due mesi fa ha avuto un incontro con Phil Schiller, responsabile del marketing di Apple.

Come noto, da Steve Jobs in giù, nessun uomo Apple è autorizzato ad annunciare pubblicamente alcunché di Apple in anticipo. Piaccia o meno (anche agli azionisti stessi) questa è la regola che vige a Cupertino.

Ora, cosa è successo attorno al tema della virtualizzazione derivata da WINE su Mac?

Nulla di nulla.

Phil Schiller, il 19 maggio scorso, ha riferito a Wolf che per Apple la soluzione scelta era il dual boot del sistema operativo grazie a Boot Camp. Nessun accenno a Parallels Desktop o altro.

Embè? Ciò è esattamente quanto Apple ha a disposizione per chi vuole avventurarsi nell'uso su Mac di sistemi operativi differenti da quello proposto da Apple.

Il vuoto pneumatico di questa non-notizia ha trovato ugualmente spazio su alcuni fornitori di traduzioni (approssimative) di news straniere: Apple non annuncia nulla di nuovo, Apple parla dell'attualità di due mesi prima, Apple non spiega il contenuto di Mac OS X 10.5 Leopard.

Quindi questa non è una notizia.



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