Sbloccare l’iPhone costa $ 120/anno (ad Apple)

19/02/2008 13:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Mancati incassi per ogni smartphone attivato su un carrier che non ha firmato con Cupertino un contratto di condivisione del guadagno.

Mancati incassi per ogni smartphone attivato su un carrier che non ha firmato con Cupertino un contratto di condivisione del guadagno.
 
Secondo alcuni analisti sentiti dal New York Times l'uso degli iPhone in mercati dove Apple non ha ancora concesso la vendita, oppure con carrier diversi da quelli che hanno l'esclusiva, rappresenta un mancato guadagno di 10 dollari al mese, ovvero 120 dollari l'anno.
 
Un totale di 1 miliardo di dollari potrebbe non arrivare mai nelle casse di Cupertino se in tre anni il trend continuerà con questa tendenza. Sembra che, ad oggi, siano oltre 1 milione gli iPhone non attivati sulle reti dei carrier partner: AT&T (USA), T-Mobile (Germania), O2 (UK) ed Orange (Francia).
 
Naturalmente il problema numero uno è l'indisponibilità dell'iPhone in tutte le nazioni diverse dagli Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna e Francia. Meno importante risulterebbe per molti la scelta del carrier telefonico visto che, o per questioni di cartello oppure per molto simili proposte commerciali, ai consumatori fa poca differenza scegliere una o l'altra telecom wireless.
 
Gli statunitensi ancora si chiedono come mai tanti turisti o uomini d'affari che passano per gli Stati Uniti vanno ad acquistare fino ad un massimo di cinque iPhone da mettere in valigia. Tra le ragioni va anche cercata la convenienza del prezzo in dollari.
 
In Europa abbiamo visto vendere (poco) clandestinamente iPhone a 800 euro! Pare che nei principali negozi cinesi si trovi facilmente lo smartphone di Apple, come anche penosi cloni.
 
Apple continua a mantenere il target dei 10 milioni di iPhone venduti entro la fine dell'anno.


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