Samsung offre $ 5,85 milioni per SanDisk, che rifiuta

17/09/2008 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001I negoziati proseguivano dal 22 maggio ma l'"osso duro" SanDisk ha il coltello dalla parte del manico, con tanti brevetti sulle schede di memoria che tutti gli altri produttori pagano profumatamente, Samsung compresa.

I negoziati proseguivano dal 22 maggio ma l'"osso duro" SanDisk ha il coltello dalla parte del manico, con tanti brevetti sulle schede di memoria che tutti gli altri produttori pagano profumatamente, Samsung compresa.
 
Era tutto vero, Samsung aveva pianificato di comperare SanDisk.

Poche ore fa si è palesata l'offerta coreana per l'azienda californiana: Samsung ha offerto 5,85 milioni di dollari, ovvero 26 dollari per azione, il 93% in più sul valore di mercato del 4 settembre, il giorno precedente alle prime voci emerse, dopo l'inizio delle discussioni infruttifere succedutesi dal 22 maggio in poi.

"Noi sappiamo come valorizzare il mercato delle memorie flash in tante varietà dello storage […] non intendiamo licenziare" è in sintesi l'esortazione che Yoon-Woo Lee, CEO di Samsung, ha fatto al top management di SanDisk.

A borsa chiusa il titolo è subito schizzato in alto di oltre il 50% a circa 23 dollari, invece dei 15 dollari della chiusura delle contrattazioni.

La risposta di Milpitas non si è fatta attendere (meno di 90 minuti dopo la pubblicazione della lettera di Samsung) ed è stata negativa: "la proposta di Samsung è inadeguata sotto molti aspetti e non valorizza gli interessi degli azionisti […] Samsung tenta di approfittare del momento negativo di depressione economica" è stata la comunicazione del consiglio d'amministrazione SanDisk.

Proprio ieri era emerso anche un interesse di Toshiba per SanDisk, con la quale è partner per alcune fabbriche orientali. L'azienda giapponese è seconda nella classifica che vede la coreana Samsung primeggiare tra i produttori di memorie NAND.



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