Rimborsi per gli iPod nano 1G (2005) graffiati
23/01/2009 21:30 CET
Apple stanzia un fondo di 22,5 milioni di dollari che dovrà dare soddisfazione a tutti i clienti che si sono ritrovati un iPod nano tutto grafiiato sulla superficie vetrosa.
Apple stanzia un fondo di 22,5 milioni di dollari che dovrà dare soddisfazione a tutti i clienti che si sono ritrovati un iPod nano tutto grafiiato sulla superficie vetrosa.
Grazie alla segnalazione di CNBC scopriamo che Apple ha ceduto alle pressioni di una class action statunitense intentata contro l'azienda di Cupertino, che aveva prodotto la prima generazione dell'iPod nano, quella troppo suscettibile ai graffi.
Alcuni clienti di questo modello avevano avviato il procedimento legale nell'ottobre del 2005, pochi giorni dopo il rilascio del primo iPod nano di Apple, con superficie vetrosa che si graffiava con grande facilità, rendendo spesso illeggibile lo schermo oltre che orribilmente rigato tutto il frontale del player portatile.
Ogni aderente alla class action internazionale (una pratica non ancora esistente in Italia) potrà ottenere un rimborso massimo di 25 dollari per il modello che mandava in pensione l'iPod mini. I clienti che invece avevano trovato una custodia di protezione nella confezione potranno ottenere un rimborso massimo di 15 dollari per iPod nano.
Allora (quando il 7 settembre 2005 Steve Jobs estraeva l'iPod nano dal quinto taschino dei jeans) l'iPod nano costava 200 dollari nella versione da 2 GB e 250 dollari quella da 4 GB, disponibili in bianco e nero.
A Cupertino hanno costituito un fondo da 22,5 milioni di dollari e li spenderanno per rimborsi, spese legali e processuali. Tuttavia per la parola definitiva bisognerà attendere le ore 13:30 del 28 aprile quando il tribunale di Los Angeles si pronuncerà.
Entro il 10 giugno i clienti interessati dovranno richiedere di essere inseriti nella lista degli scontenti. Attenzione, serve il numero seriale. Per ulteriori informazioni sono a disposizione le FAQ dell'apposito sito, nessuna specifica per i clienti residenti fuori dagli Stati Uniti.