RIM su Apple, a colpi di batteria
20/10/2008 15:00 CET
A spiegarci perché lo smartphone canadese è vincente sulla concorrenza c'è un'intervista di Mike McAndrews, responsabile del marketing di RIM, sull'australiano APC: "chi usa intensivamente un iPhone non riesce ad avere la carica per l'intera giornata" dice McAndrews.
E' vero che i telefoni cellulari che usano le reti 3G richiedono maggiore energia ma il dirigente di RIM suggerisce di notare che "la tecnologia per la posta elettronica non è un vero push, noi la chiamiamo 'poke and pull' (fruga e prendi) perché il dispositivo si sveglia, cerca la posta e se non trova nulla torna a dormire". Tutte queste sessioni, secondo McAndrews, non fanno che sfruttare troppo spesso la batteria, contrariamente sugli smartphone come i BlackBerry non succede niente del genere perché i messaggi vengono spediti direttamente al telefono appena arrivano sui server.
Anche i sistemi GPS sono tra le cause del consumo della batteria, ma c'è poco da fare per ottimizzarli. Invece RIM ha una lunga esperienza e sa che i software a basso livello che gestiscono la circuiteria 3G sono la chiave di volta per cercare maggior efficienza. Il Bold è il modello che RIM ritiene essere il primo smartphone 3G di cui andare orgogliosi, perché hanno creato da zero tutto il sistema, invece che comperare soluzioni già fatte da altri (come i chipset Qualcomm impiegati nel precedente BlackBerry 8707g).