Peter Oppennheimer si fa male da solo
22/07/2008 11:00 CET
I numeri sono molto buoni, altri più attenti osservatori li definiscono "deliziosi", su tutto spiccano le straordinarie vendite di quasi 2,5 milioni di Mac.
E allora che cosa non ha gradito il mercato, in queste prime ore, tanto da far capitolare le AAPL nell'after hours fino a 147,56 dollari (alle ore 22 il Nasdaq fissava una chiusura non brillante ma pur sempre positiva a 166,29 dollari)?
Sono le troppo conservative previsioni per il Q4 a rovinare tutto, ancora una volta. Apple mantiene un segreto da camicia di forza su così tanti aspetti del business che non si capisce proprio perché sia necessario dichiarare che una "transizione verso nuovi prodotti" possa contribuire ad un fatturato non all'altezza delle aspettative.
Adesso che Peter Oppenheimer e Tim Cook, il CFO ed il COO di Apple, lo hanno ufficializzato certamente qualche cliente attenderà a fare acquisti dei prodotti più stagionati in listino. Adesso sì che stagneranno le vendite, Adesso sì che resteranno nei magazzini di Apple i Mac mini, i display, i Mac Pro…
Da Cupertino non ci vogliono dire quali prodotti saranno rinnovati? Non ci vuole molto a vedere l'alone viola pulsare attorno ai prodotti che da maggior tempo non subiscono refresh, interni od esterni.
Anzi, non avendo precisato cosa sarà rinnovato i clienti potranno spaziare con la fantasia e non comperare una lunga lista di prodotti e non solo limitarsi ad ignorare i più "vecchi".
Se oggi Wall Street confermerà la tendenza della notte saranno dolori per gli investitori che avevano intenzione di ricavare in questi giorni dei buoni guadagni.
Tanta cautela nelle previsioni finora non ha mai premiato, Apple ha costantemente fatto di meglio. Forse, almeno stavolta, si poteva promettere qualcosa di più.