Pericolo scorte per le batterie dei laptop

26/03/2008 12:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Tre settimane fa bruciava un grande impianto di LG Chem ed ora gli assemblatori asiatici cominciano a vedere problemi di magazzino per il completamento dei computer portatili.

Tre settimane fa bruciava un grande impianto di LG Chem ed ora gli assemblatori asiatici cominciano a vedere problemi di magazzino per il completamento dei computer portatili.
 
Il secondo produttore coreano di batterie, LG Chem, sta causando una crisi nell'industria dei computer portatili. La moderna fabbrica di Ochang (250.000 metri quadrati di impianto, nata nel dicembre 2002 e completata nel 2004) è bruciata lo scorso 3 marzo e le ripercussioni si stanno vedendo in questi giorni.

I maggiori marchi mondiali si affidano ad assemblatori taiwanesi come ASUSTeK, tra questi HP, Dell, Lenovo ed Apple. ASUSTeK, che cura alcune linee di laptop per queste ed altre aziende, ha confermato all'agenzia Reuters che rallenterà del 30-40% la produzione di computer per il secondo trimestre dell'anno.

Contemporaneamente il prezzo delle batterie extra per i laptop potrebbe aumentare, quelle di Dell già costano di più. HP si sta fornendo da altri.

LG Chem compete con Samsung e Sony (protagonista negli scorsi mesi dell'ecatombe di circa 8 milioni di batterie "esplosive") nel settore.

Lo stabilimento coreano dell'Ochang Techno Park, la quale produzione era di 13,5 milioni di celle mensili, dovrebbe tornare ad assemblare batterie entro un paio di mesi.

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