Per la serie “che fine hanno fatto?”: John Sculley

18/12/2006 19:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Ora siede nel consiglio d'amministrazione di una società che produce apparati medicali di controllo cardiaco. Era l'uomo a capo di Apple nel decennio del debutto del primo Macintosh.

Ora siede nel consiglio d'amministrazione di una società che produce apparati medicali di controllo cardiaco. Era l'uomo a capo di Apple nel decennio del debutto del primo Macintosh.
 
Nell'autunno del 1984 il Newsweek metteva in copertina il "duo dinamico" Steve Jobs e John Schulley, uno era il co-fondatore di Apple e l'altro il prestigioso manager che era stato portato via, a suon di milioni di dollari, dalla Pepsi Cola e messo al comando dell'azienda di Cupertino.

Assieme avrebbero dovuto condurre Apple al successo. Dopo pochi mesi Jobs veniva scaricato, i prodotti di Apple perdevano di fascino, i conti della società andavano a farsi benedire, il marketing proposto da Sculley era finanziariamente insostenibile, i costi dei Mac salirono alle stelle per cercare di chiudere le falle del bilancio.

Dinamico Sculley lo è stato, ma facendo quasi tutti i suoi passi ad Apple nelle direzioni sbagliate, tra l'84 e il '94.

Famosa la frase di Jobs che ha convinto Sculley a dirigere Apple e ad abbandonare Pepsi: "vuoi continuare a vendere acqua zuccherata per il resto della vita o vuoi cambiare questo mondo?" Sotto il suo comando Apple lanciò Newton, il primo palmare della storia, successivamente decise il passaggio ai processori PowerPC.

Quando il consiglio d'amministrazione di Apple si privò dei servigi di Sculley fece scelte anche peggiori, assumento un tale di nome Michael Spindler. Steve Jobs fece risollevare le sorti della società a partire dal 1997, dopo anni di esilio alla NeXT.

Da allora Sculley passo per varie esperienze manageriali che definire bizzarre è solo un sintesi generosa, alcune di queste aziende sono fallite, altre sono state indagate per sottrazione di finanziamenti.

E' di oggi l'annuncio che John Sculley è entrato a far parte del consiglio d'amministrazione di PDSHeart, un'azienda che produce apparati medicali di controllo cardiaco. Il CEO e presidente Sean Heyniger ne è felice: "l'esperienza nella tecnologia e la straordinaria conoscenza del marketing di John sarà preziosa per la nuova fase d'espansione della nostra società".



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