Oppenheimer: dal 40 al 50% gli Apple Store esteri

06/03/2008 12:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Una ventina di negozi in USA e altrettanti sui mercati internazionali. La notizie l'ha confermata il CFO di Apple alla 2008 Morgan Stanley Technology Conference.

Una ventina di negozi in USA e altrettanti sui mercati internazionali. La notizie l'ha confermata il CFO di Apple alla 2008 Morgan Stanley Technology Conference.
 
Una settimana dopo le esternazioni del COO Tim Cook a Las Vegas, durante una conferenza di Goldman Sachs, ieri sera è stata la volta del CFO Peter Oppenheimer a Dana Point in California, per Morgan Stanley.

Apple ha fornito un link per l'ascolto dell'intervento del responsabile finanziario, anche se in questo momento risulta inaccessibile.

In questa tre giorni del St. Regis hotel che ha ospitato la 2008 Morgan Stanley Technology Conference hanno partecipato le migliori firme mondiali della tecnologia (da Accenture a Verisign passando per Atheros, Broadcom, HP, Micron, Microsoft, Motorola, SanDisk, STMicroelectronics, Sun, Symantec ed altre).

Alle ore 11 (le 20 in Italia) di ieri Oppenheimer ha illustrato alla comunità finanziaria le prospettive di Apple.

Secondo il CFO di Apple adesso Apple pianifica un ulteriore sbilanciamento degli Apple Store verso l'estero. Precedentemente si era saputo che il 40% di quelli che verranno inaugurati nel 2008 (da 35 a 40 negozi) non sarebbe stato collocato negli Stati Uniti. Ora la percentuale passa al 50%.

Sono confermati i negozi in Australia, Canada e Cina.

Oppenheimer ha anche trattato altri temi ma confermando tutte le notizie già note.



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