Oltre al danno la beffa per l’ex impiegato di un Apple Store
24/05/2010 07:02 CET
Una controversia legale tra un Genius e l’Apple Store della Florida per il quale ha lavorato si conclude con un accordo da pochi dollari, che va quasi tutto all’avvocato.
Reputazione rovinata all’ex Genius di un Apple Store perché ha fatto causa ad Apple, che non lo pagava per le tante ore straordinarie di lavoro.
In un lungo e dettagliato articolo di ifoAppleStore viene descritta la storia del disoccupato Kenyon Zahner, esperto di computer e fedele utente Mac, che ha lavorato al Geek Squad (il team di pronto intervento della catena di supermercati d’elettronica Best Buy) e poi dal 2008 nell’Apple Store di Ft Lauderdale.
Zahner si sarebbe comportato bene con Apple, raggiungendo un NPS – Net Promoter Score di 100/100 quando la media degli Apple Store è di 78/100, arrivando sempre in orario e non ammalandosi mai (ammesso che possa essere considerata una colpa). Il lavoro da fare anche a negozio chiuso era parte dei compiti di Zahner ma poi Apple non glieli pagava, in più un assistant manager del negozio (il vice responsabile) trattava scorrettamente tutti i suoi sottoposti. Zahner ha sporto denuncia quantificando il mancato pagamento in 1.344 dollari.
Secondo la FLSA – Fair Labor Standards Act un impiegato che fa causa non potrebbe essere licenziato, ma questo sarebbe avvenuto lo stesso. L’economia non è stata florida negli ultimi 6 mesi ed anche Zahner non ha trovato lavoro per un lungo periodo, la salute è peggiorata ed il rapporto con la famiglia pure.
Le parti legali si sono affrettate a concludere per soli 3.500 dollari di pagamento (2.300 dei quali andati all’avvocato) il caso fuori dalle aule processuali con un documento PACER, che però solitamente resta privato, invece in questo caso è diventato tutto pubblico. Ad ogni nuovo possibile lavoro al quale Zahner invia un curriculum l’interessato trova su Google la sua stroria e non lo assume.
Finora solo nell’Apple Store di Lynnwood (vicino a Seattle) i dipendenti del negozio avevano minacciato uno sciopero per lo scorso ottobre per violazioni alle leggi sul lavoro.