Oggi a Londra, Apple contro Apple
29/03/2006 11:00 CET
Scattano le carte bollate e a Cupertino l'ufficio legale in toto sbotta un "ridaje" californiano. Sì perché dopo il "contentino" da 80.000 del 1981 che impediva a Steve Jobs di occuparsi di musica, nel 1991, dopo l'affioramento della tecnologia QuickTime, Apple Computer sedò nuove lamentele di Apple Corps staccando un assegno da 26 milioni dollari soddisfacente per le casse britanniche e dichiarando che non sarebbero entrate nel business dell'industria discografica.
Tra un rinvio e l'altro oggi a Londra, presso l'Alta Corte, i rappresentanti dei Beatles capitanati dal primo manager dei Fab Four Neil Aspinall e quelli di Steve Jobs accompagnati da Eddy Cue sono attesi per il primo dibattimento davanti al giudice Edward Mann. Tale giudice ha preventivamente informato le parti della sua passione in campo musicale, auto-professandosi fan dei computer e possessore di iPod.
Apple Corps porterà avanti la tesi che iTunes Music Store è un distributore di musica, Apple Computer dimostrerà che non si tratta di supporti fisici come i dischi ma di intangibili dati digitali che mai possono essere confusi con un disco vero e proprio.