Office 365, in difesa degli utenti che non credono alle balle
29/06/2011 13:00 CET
Sono purtroppo arrivati come la peste i soliti articoli della stampa sdraiata, quelli che copiano i comunicati stampa inutilmente entusiasti. Facciamo un po’ di riequilibrio sull’ultimo prodotto di Microsoft, per voi che usate Mac ed iPhone e non ci volete cascare.
Non volevamo trattare l’argomento Office 365 perché, dare visibilità a chi non la merita (o non la paga, ma non è una cosa che ci riguarda), non è uno sport che ha residenza dalle nostre parti.
Invece oggi, naturalmente in ritardo sul lancio commerciale di ieri (in 40 paesi, Italia compresa con Vodafone in soccorso dall’autunno), abbiamo dovuto leggere che l’abbonamento al cloud di Microsoft sarebbe consigliabile agli utenti con Mac, iPhone ed altri dispositivi iOS.
Siete liberi di provare tutto quello che volete (costi da 1,80 a 25,50 al mese), ma i consigli è bene darli giusti, al di là del compiacimento allo sponsor, che in certi redazionali non manca mai pur di raccattare qualche banner pubblicitario.
Se non basta il giudizio di “ritardatario” dato da PC World ad Office 365, questo articolo di InfoWorld dovrebbe chiarirvi le idee, perché spiega come e cosa funziona di Office 365 sui vostri computer marchiati Apple, il titolo dovrebbe essere un buon inizio: “non siate sciocchi, Office 365 è fondamentalmente inutile sul mobile”.
Proseguendo nella lettura: “Microsoft ha fatto la corte a tutte le piattaforme mobili, ma la realtà è che non c’è niente di compatibile su dispositivi mobile senza Windows oltre al supporto di Exchange, il che non è affatto una novità”. Aggiungiamo anche: “Office 365 è largamente limitato agli utenti desktop di Windows […] Office 365 è irrilevante perché non usabile”. Sui documenti da editare e conservare online, nel tentativo di sfida a Google Apps: “le capacità non sono molto diverse da quelle viste nelle vecchie Web Apps“.
Lasciamo perdere quello che si può fare su Windows Phone, non ci interessa, ma su iOS che può fare la nuova soluzione di Microsoft: “con i documenti PowerPoint in iOS non si può inserire, editare o selezionare testo, tanto meno importare grafiche, tranne le forme SmartArt, che però non sono manipolabili, si possono aggiungere e cancellare diapositive, la selezione del testo non è disponibile pure in Word, quindi sono non editabili i documenti”. In iOS si possono avere le anteprime dei documenti, aprirli ed editarli con software terzi tipo Quickoffice, Documents to Go o quelli di iWork. Ma una volta fatto il lavoro è impossibile rimandarlo sullo strumento di condivisione di SharePoint.
Non ci riguarda molto quello che si può fare con Windows 7 e passiamo a Mac OS X 10.6: “si possono editare documenti Word e PowerPoint in Firefox, Chrome e Safari su Mac OS X, ma in Safari compaiono errori perché mancherebbe il plug-in SharePoint per WebKit”.
I rappresentanti di Microsoft avrebbero ammesso varie limitazioni del funzionamento su browser basati su WebKit, ma hanno anche fatto trapelare che non sono preoccupati di ambienti non Windows. Probabilmente test seri fuori da Windows non sono mai stati fatti.
Editare online i documenti di Office attraverso gli applicativi nativi da ufficio di Office 2011 per Mac è un miraggio, visto che Office 365 non è abilitato direttamente, lo è solo in Office per Windows. Le applicazioni per iOS (e pure Android) di Office 365 non sono previste a breve termine, Microsoft servirà prima (o solo) gli utenti di Windows Phone.
Soluzione: “spedire il file ad un amico o collega con un PC con Windows”. Insomma: “Office 365 non è vero cloud computing, ma solo una versione di hosting del promesso software server”.