Non a tutti va male, non tutti licenziano: IBM. Forse

21/01/2009 11:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Si temevano tagli fino a 10.000 stipendiati, invece i conti sono piuttosto buoni ed il mercato plaude alle scelte strategiche di IBM di uscire dal settore dei PC e concentrarsi altrove. Licenziamenti segreti? Aggiornato.

Si temevano tagli fino a 10.000 stipendiati, invece i conti sono piuttosto buoni ed il mercato plaude alle scelte strategiche di IBM di uscire dal settore dei PC e concentrarsi altrove. Licenziamenti segreti? Aggiornato.
 
In queste ultime settimane assistiamo ad una infinita lista di aziende hi-tech con i conti malandati da una economia in crisi, che trovano la soluzione nel licenziamento di personale e riduzione di stipendi, quando non di dismissioni di alcuni business.

Ieri, con la conferenza sul bilancio trimestrale ed annuale di IBM (azienda che si è tirata fuori dal commercio dei PC nel 2005, cedendo il marchio ai cinesi di Lenovo), si è aperta una breccia di positività.

L'azienda di Armonk ha riportato agli investitori un fatturato di 27 miliardi di dollari (-6%), un incasso netto di 4,4 miliardi di dollari (+12%) ed un margine di guadagno del 47,9% (+3 punti).

Nonostante i buoni risultati IBM dice che avrebbe potuto fare meglio se gli USA non avessero arretrato tanto a causa della congiuntura.

Il 2008 per IBM è stato da record: 103,6 miliardi di dollari (+5%) e 12,9 miliardi di contante nelle casse (ma 33,9 miliardi di debiti). Nessun licenziamento è stato annunciato, il CEO Samuel Palmisano ha dichiarato: "le nostre trasformazioni strategiche stanno pagando, dedicarsi ad un settore di maggior valore ed investire nelle aree del pianeta in crescita e con l'integrazione globale guidare la produttività".

Nell'after hours la borsa ha premiato il titolo IBM. Cosa farà stasera con Apple?

Aggiornamento del 22/01/2009: secondo una voce raccolta dal Wall Street Journal invece IBM starebbe licenziando un imprecisato numero di dipendenti, senza renderlo noto.



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