“Niente sesso, siamo inglesi” non vale all’Apple Store
04/12/2006 13:00 CET
Un MacBook usato confaceva alle loro disponibilità economiche e hanno scelto di andare a prenderlo nel negozio di Apple, dove vengono ri-sistemati i computer rimasti solo per pochi giorni nelle mani del primo cliente, eventualmente insoddisfatto.
La ragazzina aveva bisogno di un computer per scrivere documenti con un word processor.
Il computer scontato del 15% rispetto al listino del nuovo, una volta portato a casa ed acceso, ha rivelato sulla scrivania alcune immagini pornografiche.
Il cliente, novizio dei computer Apple, scioccato ed allarmato, ha pensato di ri-formattare immediatamente l’hard disk e re-installare il Mac OS X Tiger dal CD. Ogni cosa a lui non gradita è sparita rapidamente, ma ormai il “danno” ad un minore era stato fatto.
Imran ha deciso, a mente serena, di lamentarsi della sua esperienza con l’OFCOM (l’ente di controllo di supervisione delle comunicazioni britanniche), il deputato che lo rappresenta al parlamento inglese e con suoi amici, uno dei quali ha raccontato tutta la storia a The Consumerist.