Nasce WirelessHD

01/11/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001LG, NEC, Panasonic, Samsung, SiBEAM, Sony e Toshiba si associano per supportare il nascente standard che dovrà trasmettere sui 60 GHz lo streaming audio, il video ad alta risoluzione e i dati.

LG, NEC, Panasonic, Samsung, SiBEAM, Sony e Toshiba si associano per supportare il nascente standard che dovrà trasmettere sui 60 GHz lo streaming audio, il video ad alta risoluzione e i dati.
 
E' nato un nuovo SIG – Special Interest Group formato da LG, NEC, Panasonic, Samsung, SiBEAM, Sony e Toshiba, si chiama WirelessHD e dovrà sostenere una nuova tecnologia di trasmissione senza fili.

01103b_wirelesshdWirelessHD o WiHD opererà nello spettro dei 60 GHz quando la prossima primavera saranno definite le specifiche, trasmetterà streaming audio/video/dati in modalità senza fili.

Questo sistema supporterà alcuni DRM per la protezione delle copie digitali, ma non vengono ancora precisati quali.

Lo scambio di dati digitali protetti tra computer, lettori DVD, schermi televisivi HDTV, videocamere, set top box, console giochi (si noti come il sito di WiHD mostri, a titolo illustrativo, le gamepad della Playstation e un iBook di prima generazione, ndr) e quant'altro avverrà tra i 2 e i 5 Gb al secondo entro un raggio paragonabile a quello del Bluetooth, ovvero entro 10 metri e senza muri ad ostacolare le onde radio. Teoricamente WiHD funzionerà con flussi fino a 20 Gb al secondo.

La SiBEAM è un'azienda nata nel giugno del 2005 e che porta nel consorzio le basi della tecnologia che sarà supportata dai grandi nomi dell'elettronica di consumo che, contrariamente a quanto accaduto con i Blu-ray e HD-DVD, hanno unito le forze invece che contrapporle. Il presidente di SiBEAM è un ex professore della Università di Berkeley e co-fondatore della Atheros.

Lecito attendere i primi prodotti reali (inizialmente adattatori) sul mercato non prima del 2008. Secondo In-Stat si prospetterebbero vendite per questo genere di dispositivi pari a 495 milioni di unità nel 2009, quando ad oggi ci si ferma a 60 milioni di pezzi.



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