Microsoft vuole una Wikipedia drogata?
24/01/2007 17:30 CET
Il successo di Wikipedia è da addebitare al fatto che chiunque si senta in grado di fornire una definizione, può farlo in tutta libertà, cosciente che uno svariato numero di controllori verificheranno l'affidabilità e la veridicità di quanto scritto.
L'enciclopedia online, che ha ormai surclassato in popolarità prestigiose versioni cartacee che riempiono interi scaffali delle librerie, conta di 1,6 milioni di definizioni in lingua inglese (oltre 200.000 in italiano).
Se un "terrorista del web" andasse su Wikipedia e scrivesse che un giorno è composto da 25 ore, sarebbe libero di farlo. Tale spiegazione resisterebbe online pochi secondi o al massimo minuti, perché palesemente falsa al 99% della popolazione mondiale.
Ma cosa succede a definizioni molto più complesse come quelle necessarie alla continua evoluzione dell'informatica o della tecnologia?
Microsoft, con i suoi più recenti prodotti, sta tentando di diffondere il nuovo formato Open XML o OOXML – Office Open XML, concorrente dello standard ODF – OpenDocument Format, originariamente sviluppato dalla comunità open source con il contributo di Sun, IBM e altre aziende.
Se Wikipedia si sbilanciasse con giudizi di merito verso uno o verso l'altro, in molti potrebbero farsi una precisa idea su quale di questi due formati è il migliore da adottare.
Ma i giudizi da che cosa sarebbero motivati? Reali ed obiettive analisi del software oppure partigianerie?
In assenza di certificazione dell'etica, il dubbio resta.
Ora però emergono alcune prove che il mondo di Wikipedia potrebbe non essere così libero. Potrebbe essere drogato da editori di definizioni che sono stati spinti da questa o quella azienda/lobby a scriverci.
E' un articolo pubblicato da IDG che ci illumina sui sotterfugi fatti da alcune aziende per "ungere" le tastiere di illustri e credibili esperti, per convincerli a partecipare nei dibattiti. Nel caso specifico, appunto, Open XML di Microsoft.
Pare che Rick Jelliffe, programmatore all'australiana Topologi e partecipante alle decisioni sugli standard ISO, abbia accettato un regolare contratto con Microsoft per fornire "indipendenti ma amichevoli definizioni su Wikipedia riguardo alla questione ODF/OOXML". Per fortuna è lo stesso Jelliffe (che non ama o utilizza in modo particolare i software di Microsoft) che lo ammette preventivamente sul suo blog.
Sembra che le intenzioni di Microsoft siano di desiderare l'eliminazione di errori nelle definizioni e non una smaccata presa di posizione in favore delle scelte aziendali. Microsoft vorrebbe un dibattito bilanciato sui due formati.
Vedremo se, dopo questa dichiarazione, il signor Jelliffe sarà ancora autorizzato dai controllori volontari di Wikipedia a scrivere definizioni sull'enciclopedia online.