Microsoft vuole i suoi negozi. Sarà un successo?
13/02/2009 07:00 CET

Da lunedì comincerà a lavorare a Redmond un ex dirigente di Dreamworks Animation SKG, David Porter, con l'incarico di creare (ancora una volta) i negozi marchiati Microsoft.

Chi altro ha avuto ambizioni di aprire punti vendita diretti? Dell, Palm e Gateway in terra statunitense ci hanno provato, il risulto è stato una bolla di sapone o un tragico salasso che ha portato alla chiusura di tutti i negozi. Per non parlare dei 33.000 impiegati di Circuit City che da qualche settimana stanno cercando un altro lavoro perché la catena dell'elettronica è fallita.
Solo Apple ha avuto un successo strabiliante con i suoi 251 Apple Store. Luoghi estremamente valorizzati, prodotti eccezionali e personale di reale aiuto al cliente sono ormai leggendari.
Il curriculum di Porter dice che ha passato 25 anni negli ipermercati Wal-Mart, i luoghi spartani degli iper sconti con personale mal pagato e poco addestrato. Meglio che dimentichi tutta quell'esperienza il prima possibile, ma temiamo che invece Microsoft lo abbia scelto per quello.
Tanti auguri a Microsoft per questa nuova avventura.
Se c'è un pessimo periodo per aprire negozi ed inaugurarli sul suolo USA è proprio questo, anche l'ottima esperienza di Apple lo denuncia, mostrando il limite dei tanti punti vendita presenti negli Stati Uniti (dove la crisi è forte) e pochi nell'internazionale (dove non siamo così alle corde). Senza dubbio Microsoft guarderà prima agli USA che all'estero, ci vorrà ancora un po' prima di vedere uno Zune dalle nostre parti. Meno male.