Microsoft “open”? EU: vogliano fatti, non parole
22/02/2008 10:00 CET
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"Vedremo" è la risposta della UE che ha condannato già l'azienda
fondata da Bill Gates e che continua ad investigare su possibili reati
sulla concorrenza.
fondata da Bill Gates e che continua ad investigare su possibili reati
sulla concorrenza.
Microsoft ha dichiarato di -non propria- spontanea volontà che Windows e Office si "apriranno" ad una maggiore interoperabilità con altre piattaforme. La UE lo chiedeva da tempo e, tra un ciscinchiamento e l'altro, il gigante di Redmond è stato condattato a pagare una multa di 497 milioni di euro.
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Bill Hilf, general manager delle strategie di piattaforma di Microsoft, ha voluto strafare sul suo blog arrivando a scrivere: "è il cambiamento del DNA di Microsoft".
Freddissima la risposta della Commissione Europea, ormai abituata ad anni di ritardi: "prendiamo atto ma le nostre inchieste non si fermano […] in gennaio ne sono partite altre due (su Office Open XML e su Internet Explorer su Win)". Come dare torto a chi ha sentito queste cose per quattro volte, senza vedere mai nulla di concreto?
I software coinvolti sarebbero: Windows Vista (con .NET Framework), Windows Server 2008, SQL Server 2008, Office 2007, Exchange Server 2007 e Office SharePoint Server 2007. Lo stesso accadrà con le versioni successive.