Microsoft: ma quale post-PC? Non siamo nemmeno a metà strada
22/08/2011 07:04 CET
Gli “altri” prodotti sono solo il contorno, ma il PC è al centro. Steve Jobs lo diceva quasi 11 anni fa.
Invece di cominciare seriamente a preoccuparsi, a Redmond confermano che i personal computer faranno ancora parte della nostra vita, per molto tempo.
L’orchestrina del Titanic varato da Bill Gates suona ma HP, il leader mondiale del mercato, ha già affondato i PC.
Per il direttore delle comunicazioni di Microsoft gli altri dispositivi elettronici come smartphone, tablet, lettori di libri elettronici sono tutti complementari al computer, questo è ancora al centro di quello che Steve Jobs (non Bill Gates o Steve Ballmer) definiva “hub digitale”, quasi 11 anni fa.
Ma era oltre un decennio fa, ben pochi si sono evoluti come Apple in questo settore, rispondendo sempre a domande diverse degli utenti. HP, non a caso, ha provato ad approcciare le nuove ere, ma ha sbagliato.
Microsoft, fornitore del sistema operativo per tutti o quasi i PC, crede invece che il loro business proseguirà immutato all’infinito. Se il prossimo Windows 8 sarà veramente originale e darà una nuova vita all’hardware non lo sappiamo, ci è bastato vedere apparire l'”originalissimo” app store e capire che, ancora una volta, Microsoft è all’affannosa rincorsa della lungimiranza di Apple.
Hanno fallito più volte anche loro, qui accanto vediamo il co-fondatore Bill Gates mentre tiene in mano un tablet con Windows XP, lo stesso hanno provato a fare con i successivi Vista e Windows 7, ma ancora un tablet con un sistema operativo di Microsoft che funzioni e che piaccia lo stiamo aspettando.
“Chi ha la testa sulle spalle non può dare per morto il PC” sostiene Frank Shaw, che ritiene ancora prematuro definire questa l’era del “post-PC” (come ha invece fatto Steve Jobs, da marzo).