Mesto addio ai chip dei Bell Labs

01/09/2008 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Non si farà più ricerca sui microprocessori, dopo l'acquisizione dei Bell Labs nella joint venture Alcatel-Lucent si tira la cinghia.

Non si farà più ricerca sui microprocessori, dopo l'acquisizione dei Bell Labs nella joint venture Alcatel-Lucent si tira la cinghia.
 
Dopo 83 anni dalla fondazione e dopo svariati passaggi di proprietà i Bell Laboratories, adesso sotto il controllo di Alcatel-Lucent, diranno l'addio allo sviluppo di microprocessori.

Il contributo al mondo tecnologico dei Bell Labs è stato enorme, i laboratori che portano il nome dello scozzese Alexander Graham Bell (secondo alcuni inventore del telefono, a discapito dell'italiano Antonio Meucci che non aveva 10 dollari necessari per rinnovare il brevetto) per primi hanno creato i transistor (1947), il sistema operativo UNIX (1969), il linguaggio di programmazione C (1972) ed l'embrione del Wi-Fi 802.11 (1990) poi usato da Apple come AirPort.

Tra il 1937 ed il 1998 sono stati assegnati ben 6 premi Nobel per la fisica a scienziati che lavoravano nei Bell Labs. Dal 2006 i Bell Labs sono parte della fusione tra la statunitense Lucent e la francese Alcatel.

La gloriosa fabbrica di Murray Hill (New Jersey) ha chiuso la divisione CMOS. I Bell Labs si focalizzeranno su 8 divisioni: fisica, computing, ottica, accesso fisso, accesso wireless, networking, servizi ed applicazioni. Saranno ancora finanziate ricerche esterne ma non più come prima.

Se quest'ultimo cambio di direzione dei Bell Labs non è l'addio al mondo dello della ricerca e sviluppo hi-tech, poco ci manca.



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac