MasterCard e Visa contro la russa AllofMP3
20/10/2006 13:30 CET
Finalmente una presa di posizione delle due più importanti carte di credito mondiali contro una delle tante iniziative definite illegali e che operano online vendendo musica digitale.
La IFPI – International Federation of the Phonographic Industry ha dichiarato illegale il sito russo AllofMP3, che vende musica online a prezzi incredibilmente bassi, circa 1 dollari ad album.
Secondo la IFPI il sito russo, divisione della Mediaservices, non detiene alcun accordo sottoscritto con le etichette discografiche e quindi non può ritenere, come fa, di operare nella legalità.
I russi dicono di rispettare al 100% le leggi locali sul copyright.
AllofMP3 cita la ROMS – Russian Organization for Multimedia and Digital Systems (equivalente della RIAA in USA o della SIAE in Italia) quale locale società di raccolta dei diritti come scudo verso le accuse della IFPI, tuttavia pare che questa società, a sua volta, non sia autorizzata ad una attività di questo genere, infatti nel 2004 ha dovuto subire l'espulsione dalla CISAC – Confédération Internationale des Sociétés d'Auteurs et Compositeurs.
La quota pagata da AllofMP3 alla ROMS equivale al 15% del fatturato.
I "pirati" russi tentano di continuare il loro business ma è arrivata la scure delle carte di credito, uno stop quasi parallelo di MasterCard e Visa. Il sistema quasi unico di pagamento su Internet (PayPal non è più attiva con AllofMP3 dall'anno scorso) chiude le porte alle transazioni. AllofMP3 ha dichiarato che la sospensione del servizio delle carte di credito è arbitrario nonché discriminatorio e che dovrebbe immediatamente essere riattivato.
La contemporaneità della scelta delle due aziende internazionali delle carte di credito sarebbe stata richiesta con forza dalla IFPI.
Se fossero intraprese le medesime decisioni per tante altre attività illegali a pagamento sul web sarebbe un utile passo avanti verso la legalità.
La risposta di AllofMP3 è stata di regalare migliaia di album ai suoi clienti.