Maroni: adesso ve le canto io sulla musica illegale
13/10/2008 07:00 CET
Il ministro è contrario ad uno stato minaccioso verso chi scarica illegalmente musica da Internet. “Si deve trovare una soluzione alternativa”.
Roberto Maroni, già tastierista di Hammond nel gruppo Distretto 51, ora che è a capo del Ministero degli Interni, non ha molto tempo per suonare blues ma ieri, intervenendo con uno degli artisti italiani da lui preferiti, Enrico Ruggeri, al Il Festival del Racconto – Premio Chiara di Varese, ha voluto dare la sua opinione sullo stato del mercato della musica.
Il Messaggero ci riporta le affermazioni di Maroni: “bisogna affrontare il fenomeno di chi scarica musica gratis da Internet, ma il modo non è di elevare sanzioni penali o minacciare la galera, il modo è quello di trovare il sistema in cui qualcuno paga, la pubblicità, perché qualcun altro possa scaricare gratuitamente e perché allo stesso tempo si dia la giusta remunerazione all’autore” concludendo con “non si metta di traverso un fenomeno che è la realtà dei fatti e non un reato”. Alla domanda dei giornalisti presenti “come la mettiamo con la musica scaricata da Internet”, Maroni ha così risposto: “la mettiamo sul computer e poi nell’iPod”.
Gratis? In effetti non è così secondo Ruggeri, che ha aggiunto: “si pagano di fatto i supporti, l’elettricità, Internet, il computer, i dischi fissi, etc si tratta di ripartire gli utili che già ci sono a beneficio di chi produce musica”.
Avvisatelo che la musica su Internet non è solo quella gratuita perché scaricata illegalmente.