Louis Psihoyos e la foto troppo ispiratrice
20/08/2009 18:00 CET
Apple presentava nel 2007 l'"hobby" Apple TV con un'immagine che rispecchiava troppo una celebre fotografia di un fotografo del Colorado. Era causa per Apple. Ora tocca allo sviluppatore del software i.TV su App Store. Aggiornato.
A volte ritornano, in questo caso è il turno del fotografo Louis Psihoyos.
Questo professionista del Colorado aveva creato l'immagine "The information revolution, 500 monitors" (riprodotta accanto con il permesso dell'autore) per testimoniare come una valanga di schermi televisivi e di computer ormai popola la vita di chiunque con moltissime informazioni, per tutti i gusti. Oltre a detenerne i diritti Psihoyos vende il poster per 205/725 dollari (a seconda della dimensione, spedizione compresa).
Al Macworld Expo del 2007 Apple battezzava ufficialmente il prototipo iTV (visto tre mesi prima) con la denominazione che mantiene ancora adesso: Apple TV.
Per un certo periodo Apple ha promosso il dispositivo, che Steve Jobs definisce ancora un "hobby", mettendo sullo sfondo una muraglia circolare di piccoli schermi con i vari contenuti televisivi venduti già in quell'anno su iTunes Store USA.
L'ispirazione che i grafici di Apple hanno tratto dall'immagine del fotografo Louis Psihoyos appare evidente. Sembra che da Cupertino fosse stata negoziata una licenza d'uso ma che poi Apple aveva preferito non concludere l'accordo. Psihoyos ci ha spiegato che sulla precedente causa l'unica cosa che può riferire è "no comment". Pare però che la causa fosse stata ritirata.
Oggi torna alla carica Psihoyos, secondo quanto scrive l'agenzia Reuters è stata depositata la causa 09-7315 al tribunale distrettuale di Manhattan sud contro l'azienda i.TV di Brad Pelo per l'uso ancora non autorizzato di quell'immagine (si veda Apple Insider), chiedendo danni che potrebbero superare i 2 milioni di dollari. Il software per iPhone/iPod touch è ora stato cambiato ma nella prima versione del 2008 mostrava proprio la foto di Psihoyos sopra la lista dei programmi televisivi.
Aggiornamento del 21/08/2009: non era Apple il destinatario della causa ma il produttore di questo software gratuito (non disponibile su App Store Italia). Aveva certamente confuso il riferimento ad iTV, che non è i.TV.
