Lo spam italiano tocca il 95,6%
28/07/2009 19:00 CET
6,2% in più di spam nelle caselle di posta elettronica italiane rispetto a quelle del resto del mondo.
6,2% in più di spam nelle caselle di posta elettronica italiane rispetto a quelle del resto del mondo.
Il MessageLabs Intelligence Report di Symantec relativo al mese di luglio registra l'utilizzo da parte degli spammer di servizi e format di traduzione automatica che permettono lo sviluppo di programmi spam multilingua. Lo spam effettuato in lingua locale rappresenta attualmente il 46% degli attacchi in Germania, il 53% in Francia e il 25% in Olanda. In Giappone il livello cresce fino al 62,3%, mentre in Cina si attesta sul 54,7%.
Globalmente il livello dell'89,4% dello spam (1 email su 1,12) cala leggermente rispetto al 90,4% del mese di giugno. Peggio in Italia con il 95,6%, in crescita rispetto al 93,6%.
I creatori di malware sembrano, invece, aver rallentano la loro inventiva con solo lo 0,7% del malware presente in rete di nuova creazione, a fronte del 58.8% di giugno. Sono 3.618 i siti che ospitano malware negli ultimi 9 mesi (+88,5% su giugno).
L'uso degli URL ridotti diventa una tecnica appetibile per mascherare destinazioni che, se visibili, nessuno raggiungerebbe coscientemente. Donbot con 5 miliardi di messaggi giornalieri di questo tipo è il peggior esempio.
I virus diffusi via posta elettronica nel traffico email da fonti pericolose nuove o precedentemente sconosciute è stato di 1 email su 295,2 (0,34%), ovvero -0,03% su giugno.
Una email su 327,6 (0,31%) trasporta il phishing, un dato che riflette una diminuzione dello 0,005% rispetto al mese di giugno.