L’Italia abbraccia l’ODF
29/11/2006 07:00 CET
E' di ieri l'annuncio che alcune nazioni come Brasile, India, Italia e Polonia hanno deciso di riconoscere ufficialmente in ODF lo standard nazionale.
C'era già l'obbligo per gli enti pubblici di non rilasciare file unicamente in formati proprietari (tipicamente i vari .DOC, .XLS o .PPT degli applicativi di Microsoft Office, ndr), con questa decisione dovrebbe essere definitivamente messa una pietra sopra l'annosa questione.
Anche l'Unione Europea ha raccomandato ODF quale base per lo scambio dei documenti. L'ISO/IEC ha approvato ed accettato ODF lo scorso maggio assegnandogli il numero 26300. Le estensioni dell'ODF sono le seguenti:
.ODT > testo
.ODS > foglio di calcolo
.ODP > presentazione
.ODB > database
.ODG > disegno
.ODC > grafico
.ODI > immagine
.ODF > formula
.ODM > modello
Tra le aziende ed enti che hanno partecipato ad inizio degli anni '90 alla definizione dell'ODF ci sono Sun (OpenOffice), Corel (WordPerfect), Adobe, IBM (Lotus 1-2-3), KDE (KOffice) e altri. Pare che Microsoft non voglia riconoscere ODF, come non lo riconosce ora, in future versioni di Office.
Con un file .DOC, sul sito del Politecnico di Torino, si annuncia l'intenzione d'adozione dello standard nazionale.