L’iPhone anche a Quanta. Commento: “No comment”
29/05/2007 09:00 CET
Gira e rigira sono sempre quelli gli assemblatori asiatici che ormai si occupano di costruire tutti i prodotti elettronici ed informatici nelle mani degli occidentali. L'ultima voce è che l'iPhone possa essere assemblato anche da Quanta.
La girandola dei costruttori asiatici che si occupano dei Mac e degli iPod, come dei computer e altre periferiche della maggior parte dei più prestigiosi marchi dell'elettronica, è immutata. Apple aveva già più volte usufruito, a turno, dei servizi di uno di questi come Foxconn, Inventec, ASUSTeK o Quanta.
Se si considera un dato consolidato (mai confermato da Apple) che il primo assemblatore messo sotto contratto per l'iPhone sia Foxconn, per contribuire alla supposta forte richiesta di iPhone, Apple avrebbe concesso anche a Quanta di costruire il nuovo telefono cellulare, in ben 5 milioni di esemplari a partire da settembre.
A seguito di questa indiscrezione Quanta si è affrettata a rilasciare un curioso comunicato stampa in cinese.
Più che una traduzione ecco l'interpretazione: noi (Quanta) non siamo autorizzati da Apple a comunicare di essere investiti del prestigio di fabbricare gli iPhone oltre agli iPod e MacBook ma, siccome ne ha giusto scritto oggi il Commercial Times, nel caso qualcuno si fosse perso la notizia, ve la riassumiamo e poi ci aggiungiamo che non possiamo confermare o smentire.
Quasi comico ma efficace per dire quello che non potrebbero.
Foxconn sarebbe l'unico fabbricante di iPhone per la prima "ondata" destinata al solo mercato statunitense, a partire da fine giugno con il supporto del carrier AT&T.
